Piscina & Destino, forse.

Sano/Natsumi, [Luogo, Piscina. Data, Golden Week]

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  1. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    Stranamente la ragazza cominciò a ridere, non sapeva se di lui o per lui, fatto sta che gli prese una mano e lo trascinò via. Fortunatamente non poteva vedere il suo volto, indecifrabilmente felice e imbarazzato.
    -"Quelli che ci guardano potrebbero pensare che siamo una coppietta"-
    La guardò ancora con la coda dell'occhio e questa volta sorrise dolcemente vedendo il suo sorriso così genuino e sprizzante di felicità.
    - Se proprio carina..-
    Le disse a bassa voce, tuttavia la ragazza non lo sentì, talmente l'aveva detto a bassa voce.
    Riacquistò un po' di fiducia e, stringendo la sua mano, camminò più deciso, fino a fermarsi davanti a un gruppo di persone in fila, fra cui due ragazze che commentavano i loro trascorsi in quella giostra.
    -"che sia invidiosa di quella? Magari avrebbe voluto andarci con un ragazzo.."-
    Glielo stava per chiedere, ma poi l'addetto al percorso li invitò a procedere: era il segno della provvidenza.
    -"Ma che cacchio stavo per dirle?? Sono io un ragazzo!!! Non il suo, però..."-
    La osservò ancora, questa volta era immersa nella contemplazione di rocce che con molta probabilità erano vere, conoscendo Kyoya.
    Continuava a fissarla e dovette ammettere che quella ragazza non solo era simpatica e solare, ma anche molto bella, seppur più piccola rispetto a lui.
    - Conoscendo Kyoya dovrebbero essere vere, anche se non oso immaginare come abbia fatto a portarle qui e costruire una cosa simile..-
    Arrivarono poco dopo ad un bivio, ma i suoi occhi furono subito catturati da una scritta.
    - Cascate!!! Oh sì, andiamo da quella parte..- le disse indicandogli il sentiero che portava alle cascate.
    La ragazza nel mentre gli strinse di più la mano, lasciandolo lì per lì sorpreso, ma poi, con sguardo amorevole, le accarezzò con il pollice libero il dorso della mano e, con voce incoraggiante, le disse..
    - Coraggio, ci divertiremo un mondo!-
    Questa volta fu lui a guidarla in quello che sembrava il paradiso terrestre. Il sentiero dapprima ghiaioso diventò terra e attorno a loro la vegetazione era sempre più fitta. Ogni tanto si sentiva il cinguettio di qualche volatile e il frusciare delle foglie: non voleva immaginare come potessero esserci tutte quelle cose in una piscina.
    La stradina si fece più pendente e in lontananza cominciò a sentire il rumore dello scrosciare dell'acqua, che diventava sempre più forte.
    - Forse ci stiamo avvicinando!!- le disse fiducioso.
    Si accorse che la ragazza stava per calpestare una lumaca più grande del solito, così le cinse la vita e la tirò prepotentemente a sè.
    - Attenzione!!-
    Fortunatamente riuscì a salvare la creatura, ma cosa sarebbe successo se un altro turista non l'avrebbe vista? Si staccò quindi dalla ragazza e con due dita raccolse la lumaca per posarla al lato del sentiero.
    - Stai attenta eh, che la prossima volta non ci sarò io!- disse all'animale.
    Tornò quindi sorridente dalla ragazza e le prese nuovamente la mano, con quella ovviamente che non aveva toccato la lumaca.
    - Non oso a immaginare come Kyoya abbia costruito un mondo simile..- commentò arreso di fronte alla vegetazione sempre più fitta.
    Dopo poco cominciarono ad apparire a ridosso del sentiero delle rocce brillanti a causa di piccole cascate che sgorgavano lungo il dorso.
    - Wow, hai visto che bello?- gli chiese euforico, ma le bellezze non erano finite.
    Il rumore dell'acqua diventava sempre più forte e così lui incominciò a correre, la mano di Natsumi stretta alla sua e finalmente lo vide: un bacino d'acqua enorme circondato da rocce altrettanto enormi con cascate alte. Grazie a dei raggi di luce intensa era possibile vedere un arcobaleno, che partiva dalla distesa pozza d'acqua e saliva fino all'estremo sinistro dell'ammasso di rocce. Era a bocca aperta.
    - E' tutto vero?-
    Con gli occhi brillanti, si voltò verso la ragazza...non appena vide il suo viso si sentì ancora meglio e un gran calore si stava diramando verso l'alto. Con gli occhi riflessi in quelli di lei proseguì sorridente, immerso nelle sue fantasie..
    - Mi sembri un sogno...mi sembra tutto un sogno..-
     
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  2. Shin?
     
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    Natsuki Kiyosawa
    Sentirlo cosi entusiasta dell'idea delle cascate, entusiasmò anche lei tanto che fù ben felice di farsi guidare da lui, standogli subito dietro, senza mollare mai la sua mano.
    Più proseguivano, e più Natsumi temeva di aver varcato un qualche portale spazio-temporale: piante mai viste prima, un clima molto più afoso a quello precedente, era anche sicura di aver visto un Tucano, e mentre lui la guidava continuava a fissare il ramo dove un secondo prima aveva visto il pennuto tipico dei luoghi tropicali.
    - Siam sicuri di esser ancora in Giappone? - -domandò con tono alquanto serio, aggrottando le sopracciglia fissandola fitta vegetazione.
    In quel preciso istante, Sano la tirò a sè e lei, solo dopo esser arrossita quanto il colore del suo costume, guardando in basso si accorse che stava per pestare una lumaca gigante.
    Rabbrividì all'idea di quell'animale viscido sotto i suoi piedi, e gli fù grata del suo salvataggio, e lo guardò ammirata mentre prendeva quell'invertebrato e lo spostava lontano dai pericoli.
    - E' davvero un principe! - pensò fissandolo sognante, mentre ristringeva felice la mano nella sua.
    Appena arrivarono a trovarsi davanti le piccole cascate che cadevano a ridosso delle rocce, lei le fissava imbambolata - è a dir poco magnifico... - continuava a ripetere rapita, tanto che venne presa alla sprovvista quando lui si mise a correre senza lasciarle la mano, e fù un miracolo se non cadde rovinosamente addosso al ragazzo.
    Quando si fermò, trovandosi davanti a quello spettacolo mozzafiato con tanto di arcobaleno davanti agli occhi, restò imbambolata e non riuscì a spiaccicare una parola, se non per dire una qualche assurdità.
    - Senpai, temo che siam finiti dall'altra parte del mondo senza sapere come - commentò seria, mentre tendeva l'orecchio concentrandosi sul rumore della cascata.
    Alla sua incredulità lei rispose tirandogli una guancia mentre con l'altra mano si tirava la sua.
    - Ahiaaa...temo di sì. Come facciamo a tornare a casa adesso? - credeva davvero di esser finita in qualche foresta sperduta, ma a vederla cosi mentre teneva la guancia in quel modo buffo era alquanto buffa.
    Quando lui poi le disse che le sembrava un sogno -ed era certa di aver sentito bene, nonostante lo scrosciare ininterrotto dell'acqua- divenne completamente rossa, senza mollargli la guancia che gli aveva tirato.
    Sul suo volto poteva benissimo leggersi l'imbarazzo e l'agitazione.
     
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  3. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    La ragazza gli tirò la guancia, incredula che tutto ciò fosse reale. Non smetteva di sorriderle, le faceva tenerezza vedere le sue guance tingersi di rosso, lei più imbarazzata di lui. Si sentiva strano e adesso ne era certo: si stava innamorando di Natsumi, anzi, ormai era proprio cotto.
    Realizzando il sentimento che provava per lei si sentì più leggero, tutto gli sembrò molto più semplice.
    Con il rumore scrosciante delle cascate avvicinò lentamente il suo viso a quello di lei, sempre più rosso per l'agitazione...aveva ormai sfiorato il suo naso con il proprio, stava per baciarla, ma alla fine...
    -"..."-
    ..scostò la testa e le diede un bacio sulla guancia.
    -"meglio non accelerare i tempi"-
    Si allontanò per vedere la sua reazione e passò il dorso della mano sulle sue labbra, dicendole con tono di scuse..
    - Perdonami, ho agito senza riflettere...sei così bella che...-
    Non riuscì a terminare il discorso perchè improvvisamente calò il buio pesto, di illuminati c'erano solo le tre grandi cascate e il bacino d'acqua, l'arcobaleno era scomparso.
    - Cosa sta succedendo??- domandò allarmato.
    Istintivamente prese una mano della ragazza e con fermezza le disse..
    - Sarà meglio avvicinarsi alla pozza, almeno è illuminata...sta salendo pure il freddo..-
    Improvvisamente infatti il calore tipico di un'isola tropicale che li avvolgeva fino a poco fa era svanito, vinto da una temperatura abbastanza rigida.
    Probabilmente doveva esserci stato uno sbalzo di corrente, fatto sta che i due si incamminarono spediti verso il bacino d'acqua. Si sedettero sulla riva, che aveva trattenuto il calore durante il giorno e che quindi poteva riscaldarli, anche se in minima parte. Una pioggerellina molto fine bagnava i loro volti, tutto merito delle imponenti cascate d'acqua.
    Essendo un maschio e abituato alle temperature fredde, non stava patendo molto il freddo, ma era certo che Natsumi stesse soffrendo, e non poco.
    - Sarà meglio stare vicini, così possiamo scaldarci..- le disse serio senza il minimo imbarazzo.
    Allargò quindi le gambe e la invitò a sedersi davanti a lui, al fine di avvolgerla tra le sue braccia.
    - Coraggio, vieni qui...stai tranquilla, non sono un molestatore!- aggiunse sorridente, cercandola di mettere a proprio agio.
    In effetti poco prima aveva tentato di baciarla e forse avrebbe potuto pensare che in quel momento volesse provarci. Ma Sano Honjo non era un ragazzo così e sperava che Natsumi potesse capirlo.
     
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  4. Shin?
     
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    Natsumi Kiyosawa
    Evidentemente, Honjo Sano non aveva capito la bruttissima situazione in cui si eran cacciati.
    Svampita e ingenua com'era, era seriamente convinta di esser finita nel bel mezzo di qualche foresta tropicale, e quindi di non trovarsi più in Giappone.
    Cosi, non capendo cos'avesse da sorridere il ragazzo, lo guardò inclinando la testa di lato, interrogativa.
    E mentre lo fissava, lui le si avvicinò cosi tanto da sfiorarle il naso, e lei avvampò all'istante, per poi chiudere gli occhi dall'agitazione.
    Appena lui poi la baciò sulla guancia, sentì una stranissima sensazione allo stomaco, quasi avesse mangiato delle farfalle, e iniziò a preoccuparsi un pochino, temendo che potessero esser sintomi di una qualche strana froma d'influenza.
    Appena il ragazzosu scusò lei arrossì imbarazzata, e scosse la testa: avrebbe voluto dirgli che non gli aveva dato fastidio, che non doveva scusarsi, ma era come se le sue corde vocali si fossero accavallate tra di loro.
    Poi la temperatura si abbassò vertiginosamente e lui prendendola per mano iniziò a dirigersi verso la pozza.
    - Questo è odore di pioggia, senpai...mi sà che verrà a piovere. - mormorò annusando l'aria, per poi rabbrividire, tanto che si strinse le braccia iniziando a sfregare la mano libera sulla pelle.
    Appena dopo che si furono seduti sulla riva vicino alla cascata, lui la invitò a sedersi vicina a lui, cosi da poterla scaldare.
    Sorrise imbarazzata, e si appoggiò con la schiena al suo petto e lì si accorse di una cosa: i lacci del pezzo superiore del costume era slacciati.
    Istintivamente si portò le braccia a coprirsi il busto e con la coda dell'occhio lo fissò un pò titubante.
    - Senpai...no-non è che mi legheresti i lacci del costume? Si sono slacciati... - balbettò imbarazzata, ma meglio chiedergli questo favore che perdere magari il costume.
    Quello sarebbe stato peggio, decisamente.
     
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  5. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    Rise fra sè sentendo la previsione meteorologica della ragazza: come poteva piovere in una piscina?
    -"è così ingenua, mi fa venir voglia di proteggerla e tenerla sempre con me"-
    Tutto stava procedendo abbastanza bene, nonostante le temperature rigide. Avere Natsumi fra le sue braccia lo faceva sentire bene, anzi, felice, come se avesse raggiunto la pace dei sensi. Ma sì, quell'incidente alla piscina tropicale si stava rivelando un ottimo pretesto per avere tutta per sè quella candida ragazza, così tenera, così ingenua, così piccola e indifesa e così...slacciata?
    -"c-c-c-c-c-che??"-
    Per vederla in viso gli caddero gli occhi sul suo seno e non potè ignorare il fatto che il suo pezzo di sopra del costume aderiva al suo corpo per uno sputo.
    Cominciò a sudare freddo alla richiesta della ragazza, soprattutto perchè sapeva di non potersi tirare indietro, dato che era l'unico ad essere lì con lei.
    E poi si trattava solo di un costume, di cosa doveva aver paura?
    - V-va bene...- le rispose con un falso tono tranquillo.
    Fece un respiro profondo e tentò di distrarsi immaginando la prozia Kakazumi, una vecchia signora di appena 75 anni ma dall'aspetto di una di 100, al posto di Natsumi.
    -"OH KAMI, CHE SCHIFO"- pensò torcendo il naso, immaginando il lardo della donna fuoriuscire da tutte le parti del costume.
    Senza farsi più troppi problemi, prese i lacci del costume e, con fare deciso e preciso, fece un bel fiocco dietro al collo.
    -"Adesso devo solo sistemarle il ferretto"- pensò convinto
    Abbassò quindi le mani fino a giungere all'altezza del costume: perfetto, era stato avvisato in tempo. Su tre ferretti, solo uno univa il pezzo di stoffa.
    A differenza di prima però l'agitazione lo assalì di nuovo..
    -"....se si fossero slacciati..."-
    Non ebbe neanche tempo di comporre la più porca delle fantasie che gli tornò alla mente il viso sorridente della kohai.
    -"...no, non sono un maniaco."-
    Dopo quel breve attimo di tentennamento le sistemò anche i ferretti, poi poggiò il mento sulla sua spalla e, con fare esausto, le sussurrò all'orecchio..
    - Appena in tempo...mi sa che si sono slacciati dopo il gioco dello scivolo, non me n'ero accorto però..-
    Temendo di essere un peso per la sua spalla ritirò il capo e tornò ad abbracciarla, nel tentativo di scaldarla un po' di più.
    Il rumore delle cascate era sempre insistente, per non parlare del freddo.
    -"Dannato Ootori, questa me la paghi"- pensò nervoso, non tanto per la situazione, quanto per il disagio che sicuramente stava passando la ragazza.
    Nel tentativo di distrarla cominciò a dirle..
    - Allora...diciamo....da quanto tempo mi conosci? Se ci fossimo conosciuti prima, beh...-
    Rendendosi conto di indirizzare il discorso verso i suoi pensieri più reconditi e imbarazzanti sì ammutolì, sostituendo le parole a un abbraccio più saldo, non forte però.
    -"Sono proprio un imbranato, ormai l'avrà capito che mi piace...un momento, e se pensasse che io sia un maniaco?"-
     
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  6. Shin?
     
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    Natsumi Kiyosawa
    Lo lasciò sistemare il danno senza dire una parola,mentre cercava di scacciare dalla testa le parole del fratello Akihiko prima che lei uscisse di casa.
    ''E vedi di stare attenta, che son son tutti stupidi come Takao...sei proprio sicura che non vuoi che t'accompagno?'', frase che aveva scatenato l'ira del fratello tirato in mezzo, tanto che sentiva ancora il loro bisticciare mentre scendeva dalle scale del palazzo.
    - Chissà che cosa intendeva Hiko... pensò, mentre lui le si appoggiò alla spalla, cogliendola di sorpresa e facendola arrossise vistosamente - Grazie senpai, sei davvero un perfetto gentiluomo! - disse allegra, per poi appoggiarsi a lui.
    Alla sua domanda, si portò l'indice davanti al mento, e picchiettandolo fece mente locale a quando l'aveva conosciuto.
    - Vediamo....Hajime è assegnato al centro sportivo da almeno un'anno... ti ho visto per la prima volta alle gare...si, eran proprio le selezioni per le Provinciali! - - esclamò battendo le mani.
    - Sei stato davvero magnifico a quella gara, hai anche migliorato il tuo record personale e messo il nuovo record provinciale! - mormorò persa nei suoi ricordi, mentre teneva le mani sulle guance.
    - Mentre ti guardavo ho pensato che un ragazzo che riusciva a saltare cosi in alto con tanta determinazione non poteva che essere una persona meravigliosa...e infatti avevo ragione! - disse infine, mentre alzando lo sguardo incrociò quello del moro, sorridendogli.
    Iniziava a non sentire più il freddo, stretta tra le sue braccia.
    - Che bel tepore... -
     
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  7. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    L'ascoltò con interesse, non si aspettava che lei lo conoscesse da così tanto tempo.
    -"Chissà perchè non è mai venuta a parlarmi in quelle occasioni..."-
    La kohai gli stava dimostrando di conoscerlo a fondo, non pensava che sapesse addirittura quanto fosse il proprio record di salto in alto. Si sentiva lusingato da tali attenzioni, non pensava che quello sport potesse suscitare tanto interesse per qualcuno.
    Quando poi lei gli disse di reputarlo una persona meravigliosa si sentì al settimo cielo.
    Forse non potevano essere solo fantasie, forse un fondo di verità c'era, forse la ragazza provava qualcosa per lui, non semplice amicizia.
    -"..."-
    Il cuore gli batteva sempre più forte man mano che, senza farsi notare da lei, avvicinava le sue labbra al collo pallido di Natsumi. Ormai non poteva più fermarsi, la stava per baciare quando improvvisamente le luci tornarono a illuminare la piscina tropicale.
    Preso in contropiede si staccò repentinamente da lei, provocandosi da solo una fitta al collo.
    - Accidenti, proprio ora doveva tornare la luce..- si lasciò sfuggire massaggiandosi il collo.
    Rosso in volto per quello che stava pensare e per quello che avrebbe voluto dirle dopo, si alzò in piedi senza far troppe cerimonie e corse nella pozza d'acqua per farsi un bagno: doveva rinfrescarsi le idee e placare i bollenti spiriti.
    A un certo punto però lesse un cartello che finora non aveva notato.
    -"Vietato immergersi, presenza sanguisughe....no, non è possibile, vivono nelle paludi, questo non è una palude."-
    ...e mentre lo stava pensando sentì con il piede qualcosa di viscido.
    Impallidì.
    -....AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH!!!!!!-
    Nuotò e corse come un forsennato fino a riva, pallido dalla paura di aver contratto proprio quell'animale. Si guardò più volte le palme dei piedi, ma non vi trovò strani segni.
    Rilesse nuovamente il cartello, questa volta ad alta voce.
    - Vietato immergersi, presenza sanguisughe...cartello espositivo originale del film "Mai più insieme"...che??-
    A quanto sembrava quel cartello era stato messo per fare scena e non implicava alcuna presenza pericolosa.
    Ancora spaventato per quel che gli era successo, crollò a terra, svenuto per l'emozione.
     
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  8. Shin?
     
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    Natsumi Kiyosawa
    Inizialmente pensava di sentirsi a suo agio con lui visto che con il suo carattere socievole Sano gli ricordava i suoi fratelli ma ora, rendendosi conto di quello che stava per fare, non riusciva a levarsi il rossore dal volto...e doveva per forza farlo, ne andava della vita del ragazzo.
    Non appena la luce era tornata, l'aveva visto schizzare veloce verso la pozza, tuffarcisi dentro e poi, una volta uscito e letto il cartello, si era lasciato cadere sulla sabbia, svenuto.
    Lei gli era corsa accanto, non appena l'aveva visto a terra, preoccupata.
    Aveva tentato di sollevargli le gambe, ma esile e deboluccia com'era non gli era riuscita l'impresa, ed era rimasta lì a fissarlo preoccupata con gli occhi velati di lacrime, chiamandolo debolmente.
    Ed ora, l'unica soluzione che la sua testa gli aveva rifilato era la respirazione bocca a bocca.
    Eppure si sentiva strana, e continuava ad agitarsi, mentre stringeva i pugni e muoveva le bracci agitata.
    - De-devo farlo, non c'è altra scelta! - esclamò prendendo un bel respiro profondo - Ma-ma è il mio primo ba-ba-baaa.. - e pensando ciò, sembrava quasi che le uscisse del fumo dalla testa.
    Alla fine, deglutì e dopo un paio di respiri per calmarsi, si avvicinò al viso del ragazzo, portandosi i capelli a lato del viso dietro l'orecchio.
    Sentì il respiro regolare del ragazzo, e chiudendo gli occhi, posò le labbra sulle sue.
    Non pensò a niente, se non a sperare che il suo adorato senpai si riprendesse, mentre pian piano iniziava a realizzare perchè lui le stava cosi tanto a cuore.
     
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  9. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    -"Che sta succedendo?"-
    Non sapeva quanto tempo fosse passato dalla riattivazione delle luce, anzi, gli sembrava che fosse ancora tutto buio. In effetti il ragazzo si sentiva ancora stordito e, quando cominciò ad aprire gli occhi vide tutto annebbiato, anche se percepì qualcosa di diverso da solito.
    Sentiva qualcosa di morbido sulle labbra, così fece per toccarsele, ma al posto della propria bocca le sue dita sfiorarono dei capelli umidi.
    -"sono i capelli di Natsumi, ma allora...!!!"-
    Il ragazzo lì per lì si irrigidì e chiuse nuovamente gli occhi non appena realizzò che la ragazza lo stesse baciando.
    Per una frazione di secondo si chiese come mai lo stesse facendo, ma decise poi di non darsi alcuna spiegazione.
    Felice e deciso ad approfittare del momento, sorrise alla kohai, che probabilmente si accorse solo in quel momento che era rinvenuto e, sempre con le labbra cucite a quelle di lei, l'abbracciò teneramente, per poi darle un bacio vero, pieno di amore e un pizzico di passione.
    Quando poi dovette porre la parola fine a quel bacio a causa di necessità di ossigeno, sorrise nuovamente a Natsumi e, con voce calda, le disse a bassa voce..
    - Devi proprio essere il mio angelo custode, uno splendido angelo...grazie..-
    Restò un po' in silenzio, perso nello sguardo imbarazzato e forse spaventato di lei.
    In effetti aveva agito senza riflettere e non aveva pensato alle possibili conseguenze di quel suo gesto tanto avventato, ma altrettanto desiderato. Eppure lui si sentiva bene, ormai non riusciva più a imbarazzarsi con lei, dopo quel bacio si sentiva come rinato e non aveva più paura di dichiararle i suoi sentimenti.
    Fece per alzarsi e nel farlo dovette far arretrare la ragazza. La guardò intensamente negli occhi e, a differenza di quello che pensava, le disse...
    - ...ti chiedo scusa per poco fa...non avrei dovuto baciarti così, non alla sprovvista...tu...-
    Si fece coraggio e, dopo aver deglutito un groppo di saliva, aggiunse..
    - ..tu mi piaci, ecco, e in quel momento non ho ragionato, perdonami.-
    Si stava sempre più rendendo conto del'ingiustizia di tale gesto; si era comportato da prepotente, aveva rubato un bacio simile ad una ragazza tanto dolce e tenera come Natsumi.
    Sentendosi in colpa, decise di alzarsi per andarsene via, da solo, convinto che lei potesse soltanto odiarlo.
    Decise tuttavia di voltarsi ancora una volta verso di lei e, con una faccia da cane bastonato, le disse..
    - Immagino che adesso mi odierai a morte...chiedo scusa, a quanto pare non sono il ragazzo meraviglioso che pensavi...-
    Avrebbe voluto che lei adesso gli corresse dietro e, abbracciandolo, dichiarasse il proprio amore per lui, ma sapeva che ciò non si sarebbe mai verificato.
    -"Dovrei smetterla di fare certi sogni, mi uccidono il morale.."- pensò rattristato mentre aveva ripreso a camminare, lentamente.
    A un certo punto pestò dei sassi particolarmente spigolosi. Con molta calma, si mise di nuovo a terra, prese il proprio piede e cominciò a soffiargli contro, le lacrime agli occhi per il dolore.
    -"Ma perchè devo essere così sfigato pure in momenti simili??"-
     
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  10. Shin?
     
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    Natsumi Kiyosawa
    Un movimento, sentì le labbra del ragazzo aprirsi in un sorriso e lei andò in panico.
    Panico che aumentò non appena il senpai -che non era più svenuto- l'abbracciò, premendo le labbra sulle sue.
    Restò paralizzata, per non dire pietrificata.
    Nella sua testa, qualcosa s'era inceppato e non faceva altro che chiedersi perchè stava succendo, e soprattutto, perchè la stava baciando.
    Non si preoccupò minimamente del fatto che lei aveva equivocato la situazione prima, che quel poveretto non era di certo sul filo della morte ma era solo svenuto e che quindi, era lei che lo aveva baciato.
    Quando lo loro labbra si staccarono, lei lo fissò incredula, un pò impaurita e spaventata: il suo cuore non aveva mai battuto cosi velocemente, e non si era mai sentita cosi...felice.
    Non riusciva a capire perchè, e l'affermazione del ragazzo riuscirono solo a farla arrossire di più e a farle fissare la sabbia, abbassando lo sguardo, dato che la sua timidezza aveva preso il sopravvento e non riusciva a guardarlo negli occhi.
    Poi lui si scusò per il gesto, ma nella sua testa risuonarono solo tre parole: ''tu mi piaci''.
    Appena le disse, qualcosa che non riusciva a spiegarsi finalmente trovo la soluzione...provava lo stesso per lui.
    Aveva sempre pensato che la felicità che il solo vederlo le dava era dovuto all'ammirazione che provava per quell'atleta un pò sbadato ma sincero, ma dopo le sue parole, sapeva che non era affatto solo quello.
    Alzò il volto mentre le cadeva una lacrima, e vedendolo allontanarsi, la paura le attanagliò le gambe che non le permisero di alzarsi.
    L'unica cosa che non le mancava era la voce, o almeno ci sperava.
    - Senpai... - era talmente agitata che la sua voce era bassa e strozzata - Non te ne andare - ancora un pò più forte, si ripeteva, cosi non mi sentirà mai - SENPAI, NON...NON LASCIARMI SOLA! -
    Finalmente riuscì a farsi sentire - ANCHE TU MI PIACI, MI PIACI DAVVERO TANTO! - urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, forse anche troppo e poi lo fissò mentre si asciugava le lacrime, sorridendogli.
     
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  11. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    Si voltò di scatto sentendosi chiamare, incredulo che forse le sue fantasie potessero realizzarsi veramente. Gli venne il groppo in gola vedendola in lacrime, ma sorridente, dichiarargli a gran voce di provare lo stesso per lui.
    Deglutì per scacciare la commozione: era un uomo, non poteva certo comportarsi da femminuccia in un momento simile. Corse nuovamente incontro alla ragazza e l'abbracciò così forte da alzarla da terra. Preso dall'entusiasmo, tenendola sempre in braccio, fece un giro attorno a sè, per poi riposarla nuovamente a terra.
    Le prese il volto fra le mani e, felice, la baciò nuovamente, per poi posare la fronte sulla sua e far scivolare le mani verso il basso, alla ricerca di quelle di lei.
    Il cuore gli batteva all'impazzata, non riusciva ancora a credere a quello che stava succedendo, così scherzando le disse a bassa voce..
    - Giuro che se questo è tutto un sogno non appena riprendono le lezioni entro nella tua classe e mi dichiaro nuovamente, di fronte a tutti, anche se c'è qualche sensei alla cattedra-
    Le diede quindi un bacio sulla fronte, poi, tenendola per mano, le disse con tono gentile..
    - Sarà meglio uscire da questa foresta...ti va di fare un percorso acquatico? Honey mi aveva raccontato di una specie di percorso con acqua corrente molto divertente, ci dovrebbe essere anche l'idromassaggio!-
    Avrebbe voluto restare ancora fra le braccia della kohai, tuttavia se la ragazza era venuta alla piscina tropicale non era certo per lui. Giustamente il suo obiettivo iniziale doveva essere rilassarsi e provare più giochi acquatici possibile, nonchè fare qualche nuotata.
    Non voleva inoltre metterla in soggezione: continuava a sembrarle una ragazza delicata, da proteggere, a tratti timida. Non voleva rischiare di spaventarla con troppo effusioni, per ogni cosa ci sarebbe stato il giusto tempo.
     
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  12. Shin?
     
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    Natsumi Kiyosawa
    Non appena lui le ricorse incontro, abbracciandola e sollevandola da terra, lei si strinse a lui, cingendogli il collo con le braccia, senza riuscire a smettere di sorridere, con ancora le guance arrossate e gli occhi annacquati.
    Un pò storidta da tutta quella felicità improvvisa, arrossì imbarazzata quando lui la baciò nuovamente, per poi stringergli le mani mentre sul volto le appariva un sorriso più dolce, per poi ridere divertita alla sue parole.
    - Sarebbe oltremodo imbarazzante...ma molto romantico...sei davvero uno splendido principe, senpai... - gli rispose sognante guardandolo felice, per poi scostargli i capelli che gli ricadevano spettinati davanti agli occhi.
    Inglobata in quella nuvola di felicitò, oramai non le importava più di tanto di cosa fare dopo, le bastava stare con lui.
    - D'accordo, andiamo...a me va bene qualsiasi cosa se ci sei tu al mio fianco! - disse annuendo, appoggiando la testa al suo braccio e stringendo la mano nella sua, con un sorriso angelico sulle labbra.
    Voleva fare ancora qualche attrazione acquatica, prima di andare al chiosco: tutto quel turbinio di emozioni le stava facendo venire un pò di fame.
     
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  13. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    Un brivido gli corse lungo il braccio non appena lei vi si appoggiò; le sorrise teneramente ed entrambi cominciarono a tornare indietro. Il rumore delle tre cascate si faceva via via meno intenso, sostituito dal lieve scoscio di rivoli d'acqua giù per delle rocce ai lati del sentiero. Incontrarono una coppia di anziane tornando indietro: fortunatamente non li avevano raggiunti quando erano ancora nei pressi della grande pozza d'acqua, altrimenti sarebbe stato più imbarazzante dichiararsi a Natsumi.
    Ancora immersi nella "foresta" incontrarono nuovamente la lumaca, nel bel mezzo della strada; deciso a voler far sopravvivere quell'essere vivente, Sano lasciò la mano della ragazza per prendere la lumaca e portarla dall'altro lato della strada, dopodichè tornò dalla kohai.
    - E' proprio testarda quella lumaca, oppure masochista! Sicuramente qualcuno l'avrebbe schiacciata entro stasera se non l'avessi spostata!- dichiarò con tono superiore.
    Ripresero quindi il cammino e finalmente tornarono alla "civiltà". Questa volta a Sano parve di vedere più giovani di prima, soprattutto ragazzi, in gruppo, senza accompagnatrici.
    -"Non posso permettere che gli altri la vedano in costume, figuriamoci pure se emerge dalla piscina!!"-
    Geloso, senza volerlo strinse di più la mano della ragazza, per poi dirle allegramente grattandosi la nuca, imbarazzato per la sciocchezza che stava per dirle..
    - Certo che fa freddo, vero? Forse dovresti coprirti, non vorrei che ti prendessi il raffreddore!!-
    Per darsi maggiore credibilità nonostante le goccioline di sudore che gli colavano dalla fronte, cominciò ad agitare le mani sulle proprie braccia per scaldarsi..
    - Penso che anch'io mi metterò una maglietta..fa così freddo, ahahah!!-
    In quel momento si avvicinò a loro un gruppetto di ragazzi di bell'aspetto, probabilmente più grandi di lui. Sano li fissò minacciosi..
    -"Non guardate la mia ragazza, brutti maniaci....ecco, da bravi, andate a farvi una nuotata..."-
    Sorrise vedendo che i ragazzi non avevano neanche guardato dalla loro parte. Riprese la mano della ragazza e, nel tentativo di rimediare alla sciocchezza che aveva detto poco prima, cominciò a farle proposte a ruota libera..
    - Forse potresti metterti anche solo una canottiera! Se non ce l'hai ti presto la mia! Oppure che ne dici di andare a bere qualcosa al chiosco? In effetti non fa così freddo...uh, non è che ti va un gelato?-
    -"mi sembrava strano di far la parte del ragazzo figo che ci sa fare con tutte...sono uno stupido!!"-
     
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  14. Shin?
     
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    Natsumi Kiyosawa
    Si incamminarono per tornare nell'ambiente ''civilizzato'' e lei, preoccupata, si guardava in giro.
    - Come possiam tornare a casa, se siam finiti nella foresta pluviale? - pensò mentre, colta dallo stupore, incrociarono due anziane signore che si dirigevano alla pozza.
    Le fissò allarmatissima, e mentre lui salvava nuovamente la lumaca, lei le fissava preoccupata.
    - S-si perderanno, non sarà meglio seguirle? - e transalì quando lui tornò, limitandosi a sorridergli - Ah! si, meno mal che ci sei tu senpai! -
    Il suo cervello rimase pietrificato quando si ritrovarono di nuovo sul sentiero delle caverne, tanto che, trovandosi davanti tutta quella gente, si bloccò.
    - Senpai, siamo...tornati in Giappone? - blaterò strabuzzando gli occhi, per poi prendergli le braccia e fissarlo sconvolta - Ma...ma prima...eravamo nella foresta tropicale! com'è poss- - e si bloccò, spaventata ed elettrizzata dalla scoperta - <b>Abbiamo...abbiamo varcato una soglia temporale! - e lo fissò con gli occhi luccicanti, in preda all'entusiasmo.
    Poi lui le suggerì di mettersi qualcosa addosso, dicendo che faceva freddo.
    Natsumi lo guardò inclinando la testa di lato, pensierosa.
    Non faceva mica freddo, per niente...casomai non vedeva l'ora di tuffarsi per rinfrescarsi, e giudicò il comportamento del ragazzo come un campanello d'allarme.
    Così, mettendosi sulle punte, allungò la mano verso la sua fronte, fino ad appoggiare il palmo.
    - Non è che hai preso freddo, quando ti sei lanciato nella pozza? - domandò, facendo un faccino preoccupato. - Però non scotti, anzi...sei tutto appiccicoso, non è che la lumaca ti ha attaccato qualcosa? - mormorò fissandolo dubbiosa.
    Ma alla proposta del chiosco, si riprese di nuovo e gli si attaccò al braccio, euforica.
    - Andiamo, andiamo! Io voglio una granita! - e inizò a tirarlo verso il chioschetto più vicino.
     
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  15. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    Non appena Natsumi gli mise una mano sulla fronte si intenerì, felice di essere oggetto delle sue cure, ma non appena fece riferimento alla bava della lumaca tutta l'atmosfera romantica che stava percependo svanì dal nulla. Tuttavia subito dopo la ragazza gli si attaccò al braccio e lo trascinò al chiosco: era davvero piena di energie.
    Senza dirle nulla le fece gesto di sedersi al banco e, una volta che prese posto, fece altrettanto.
    - Penso che prenderò anch'io una granita...mi scusi, cameriere?- domandò titubante all'energumeno che serviva al banco.
    Questo lo guardò stizzito e lo invitò a chiamarlo semplicemente Carl.
    Il ragazzo si sentiva spaventato da quella presenza, tutta muscoli e baffi lucenti, però non poteva permettersi di fare il mollaccione di fronte alla sua ragazza.
    -"Ora che ci penso, non le ho chiesto se..."-
    Guardò di sottecchi Natsumi, ma la voce imperante del barman lo fece tornare in sè.
    - Hey Carl....portaci due granite a...-
    Di nuovo silenzio, questa volta dominato dal panico. Era troppo impegnato per atteggiarsi nei confronti della ragazza da dimenticarsi di chiederle il suo gusto preferito.
    Guardò in fretta la lista dei sciroppi, ma alla fine decise..
    -"Ma sì, ne prendo due alla menta, piace a tutti la menta"-
    Carl però cominciò a fargli pressione e Sano poté giurare di avergli visto i pettorali muoversi, e così tutto agitato gli disse..
    - Arancia!! Due all'arancia, sì!!-
    Preso dall'agitazione disse il primo gusto che era sulla lista, ma non ebbe il coraggio di cambiare ordine. Carl infatti lo guardò in modo strano, inarcò un sopracciglio, si accarezzò i baffi e, con voce a parer suo animalesca, domandò a Natsumi se quello seduto accanto a lui fosse il suo fidanzato. Sano diventò rosso come un peperone, incapace di formulare una frase di senso compiuto.
    Si sentiva un verme, aveva già baciato la kohai, ma non le aveva chiesto ufficialmente di mettersi insieme a lei e adesso erano capitati in una situazione così spiacevole.
    Spostò lo sguardo su Natsumi, in attesa di sentire la sua risposta..
    -"Chissà come si starà vergognando in questo momento, tutta colpa mia!!"-
     
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