Piscina & Destino, forse.

Sano/Natsumi, [Luogo, Piscina. Data, Golden Week]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Shin?
     
    .

    User deleted


    ~Richiesta role qui


    Natsumi Kiyosawa {x}
    Camminava diretta verso la piscina incredula, fissando quel biglietto gratuito.
    Continuava a chiedersi per quale astrale motivo, Takao, il suo secondo fratello maggiore, quello che le dava perennemente della testa vuota, le aveva alla fine regalato quel biglietto.
    - Chissà perchè alla fine ha cambiato idea, mi continuava a dire che non me l'avrebbe mai dato... - mormorò crutando quel biglietto da ogni punto di vista, quasi a voler scovare un qualche indizio.
    E mentre lo osservava, le ritornavano in mente le parole di Akihiko, prima che scoppiasse a ridere e successivamente iniziasse a discutere col fratello in questione, completamente rosso in volto.
    ''L'idiota s'è trovato una squinzia alla quale correre appresso, ignoralo e divertiti!'' le aveva detto.
    - Che diamine significa squinzia? - ripetè ignorandone completamente il significato, e immersa a questi pensieri si ritrovò davanti all'ingresso della piscina.
    Consegnato il biglietto, iniziava già a sentirsi fuori posto, solo a vedere lo sfarzo dell'atrio e proseguendo, degli spogliatoi.
    - Questa è roba da ricchi, altrochè! - pensò, mentre stringendo la borsa cercando un pò di coraggio, si andava a cambiare.
    Messi i suoi effetti personali in un'armadietto, le ci volle un pò prima di trovare l'uscita per la piscina: non che la strada fosse poi cosi complicata, ma la poverina era talmente sbadata e spaesata che fece due volte il giro degli spogliatoi con l'asciugamano e la borsa in paglia sottobraccio prima che due anziane signore le indicarono bonarie l'uscita.
    Dopo averle ringraziate enormemente imbarazzata, restò fulgorata dal calore che quella piscina dava, nonostante fosse coperta, e per di più sembrava di esser alle Hawaii.
    E lei non c'era mai andata, alle Hawaii, figuriamoci. Ma se da quel momento in avanti se le fosee poi immaginate, sarebbero state esattamente cosi.
    Era talmente enorme che nonostante il numero delle persone presenti era alquanto significativo, a lei sembrava quasi vuoto, in confronto alla piscinetta comunale nella quale era sempre andata fin da piccola.
    Si strinse ancora di più nella camiciola bianca che portava addosso sopra il costume , mentre quatta quatta cercava un posticino tranquillo che non desse troppo nell'occhio dove sedersi.
    Alla fine trovò due sdraio libere proprio vicino ad una bella palma, che creava pure dell'ombra naturale, nonostante ci fosse lo stesso un'ombrellone.
    - Ecco, qui va bene... - e si accomodò appoggiando le cose a terra.
    Liberatasi della camiciola, decise di aprire l'ombrellone per poterci appendere su le cose (dato che notò guardando quelli vicini che eran dotati di gancetti appendi-abiti) e armata di sicurezza, si infilò sotto e spinse in sù il gancio di sostegno.
    Peccato che per lei era troppo pesante, esile com'era, tanto che si ritrovo l'ombrellone che le si chiuse in testa.
    - Aaaah, nononononono! A-aiuto! Qua-qualcuno mi può aiutareee? - piagnucolò con una vocina preoccupata.
    - E se nessuno mi aiuta? - pensò spaventata, mentre iniziavano a riempirsi di lacrime gli occhi dalla preoccupazione.
    Era lì, sotto la l'intelaiatura dell'ombrellone che l'aveva spiaccicata contro il bastone di sostegno e non poteva fare a meno che sentirsi una stupida.
     
    .
  2. Marty =)
     
    .

    User deleted


    Sano Honjo (X)
    La golden week era appena iniziata, eppure Sano non vedeva l'ora di tornare a scuola, semplicemente per poter rivedere/studiare le mosse di Mori, il suo sensei.
    Quel mattino il ragazzo aveva subito contattato l'host con il pretesto di chiedergli come trascorresse le vacanze: in realtà contava di farsi invitare dal club, essendo ormai un tirocinante esperto. Stranamente però il telefono era risultato sempre staccato e, nonostante i tre messaggi lasciati in segreteria, non ricevette alcuna chiamata. Vedendolo così giù di morale, il padre gli suggerì di riprendere gli allenamenti di atletica: in effetti a causa dell'host club stava trascurando il suo sport preferito. Stava quindi preparando il borsone, ma non appena aprì una tasca per inserirvi il portafoglio si accorse di una strana presenza: un depliant bianco, con una scritta dorata in corsivo con scritto:

    Per il suo diciottesimo compleanno,
    l'Host Club la omaggia con un ingresso gratuito
    alla piscina tropicale della generosa famiglia Ootori.

    Buono valido dal 28 febbraio al 28 maggio


    - E' vero, mi ero scordato del loro regalo...- constatò ripensando a quel giorno, in cui un Mori travestito da clown gli aveva dato quel biglietto.
    -"Se l'avesse visto Aya-chan non credo che gli andrebbe ancora dietro"-
    Il sole picchiava forte dalla finestra nonostante fossero ancora in primavera e la voglia del ragazzo di riprendere gli allenamenti andò scemando. Svuotò nuovamente lo zaino e lo riempì con accappatoio, infradito e crema solare.
    -"Haruhi mi aveva detto che quella piscina non è come tutte le altre...non si sa mai"-
    Dopo aver salutato con un bacio la sorellina, uscì di casa acclamato dal padre, convinto che il figlio andasse ad allenarsi. Nonostante facesse caldo e indossasse jeans e felpa, cominciò a correre fino all'Ouran High School, euforico e curioso di entrare in quella famosa piscina.
    Arrivò così davanti alla porta di ingresso e, dopo essersi sistemato, entrò, dando ad un tizio il biglietto omaggio.
    Notò con la coda dell'occhio la presenza di molte anziane e qualche bambino, così mantenne la sua solita aura distaccata e, senza guardarsi troppo intorno, andò dritto agli spogliatoi.
    -"Mi è sembrato di aver visto della vegetazione prima...naaah, siamo in una piscina, non possono esserci piante"- pensò indossando il costume.
    Uscì dagli spogliatoi con la sacca e quando vide finalmente il panorama che aveva di fronte si pentì di non aver portato un telo mare.
    - ...mi scusi, dove mi trovo?- chiese perplesso ad una signora poco distante, che tuttavia iniziò a parlargli in una lingua a lui sconosciuta.
    -...grazie.-
    Si pentì di non essere andato agli allenamenti: quel posto era troppo assurdo. Piante tropicali, uccelli esotici, scivoli d'acqua, sabbia!!! Sì, c'era anche la sabbia lì dentro.
    -"E scotta, dannazione!!"- notò non appena gli entrò nelle infradito.
    Cominciò così a saltellare in avanti, sempre più velocemente, finchè un urlo non lo richiamò a terra. Si voltò preoccupato verso la piscina, ma non vide nulla di strano. I lamenti non accennavano a smettere e così ebbe modo di cercare nuovamente la loro fonte...un ombrellone?
    - Ma cosa...-
    Vide che delle graziose gambe femminili sottostavano ad una cupola di un tipico ombrellone da spiaggia. Improvvisamente sentì un gran caldo vedendo quelle gambette agitarsi così.
    -....UNA DAMIGELLA IN PERICOLO!!- esclamò vittorioso Sano, che buttò a terra la sacca e raggiunse di corsa l'ombrellone.
    - Stai tranquilla, ti salverò io!!- la rassicurò deciso, mentre entrava anche lui sotto l'ombrellone, scontrando con la testa quello che forse era il seno della ragazza.
    Essendo tutto buio non poteva vedere il volto della ragazza, ma poco gli importava: subito aprì l'ombrellone e l'aria riprese a circolare. Con lo sguardo alzato, sentì qualcosa scivolargli giù per il naso, così ci passò sopra il dorso della mano e...sangue.
    - ...o porc..- si lasciò sfuggire imbarazzato e, notando che il sangue non accennava a smettere, decise per una soluzione estrema: si buttò nella piscina.
    Un tuffo perfetto, come suo solito del resto. Quando uscì subito dopo si accorse che il naso non sanguinava più, così, ancora gocciolante da capo a piedi, raggiunse la ragazza, grattandosi nervoso la testa, imbarazzato al massimo per quel che era successo dentro l'ombrellone.
    -"Cacchio, ho beccato una con due meloni che..."-
    Non appena lo pensò diventò ancora più rosso in volto, tuttavia si ricompose subito quando si accorse di aver raggiunto la ragazza. Alzando lentamente lo sguardo per cercare il suo volto le disse...
    - Ehm...scusami per prima, stai be....ne?-
    Altro che ragazza formosa, altro che ballerina brasiliana: la fanciulla che aveva salvato era Natsumi, una kohai che spesso stava insieme a lui all'Host Club e che, qualche volta, gli era capitato di vedere agli allenamenti di atletica.
    La squadrò nuovamente e rimangiò quello che aveva pensato poco prima: non sarà stata una ballerina brasiliana, ma era comunque una bella ragazza, e cosa avrebbe dovuto fare lui?
    -"Devo esercitarmi come host, Mori-sensei sarà fiero di me quando gli racconterò di oggi!"- pensò entusiasta.
    Le sorrise accattivante, con le goccioline d'acqua che dal volto scivolavano fino al collo e, con tono scherzoso, aggiunse..
    - A quanto pare ci siamo incontrati anche al di fuori dell'aula di musica e del campo di atletica...che sia un segno lanciatoci dal cielo?-
     
    .
  3. Shin?
     
    .

    User deleted


    Natsumi Kiyosawa
    Se ne stava lì a mugolare sotto quella dannatissima cupola che oltre a tirare caldo non faceva, sentendosi una stupida e più i secondi passavano e più lei iniziava a temere che nessuno l'avrebbe aiutata.
    - E adesso cosa faccio? Cosa faccio se mi viene fame? E..se devo andare in bagno? - pensò allarmata, e iniziò a singhiozzare, tanto che , esasperata, urlò per l'ennesima volta aiuto.
    Fortunatamente, sentì la voce di un ragazzo che le diceva di star tranquilla, mentre si infilava a fatica sotto l'ombrello chiuso.
    - Gra-..Kyah! - non riuscì nemmeno a dire qualcosa di sensato che il giovane si scontrò con la testa sul suo seno, e lei, più che preoccuparsi dell'imbarazzante scontro, si preoccupò del fatto che se il ragazzo fosse rimasto incastrato lì sotto sarebbero morti in due.
    - Fà che ce la faccia, fà che ce la faccia - sperò con tutta se stessa, e proprio in quel momento il suo salvatore riuscì ad aprire quell'aggeggio infernale, facendole ritornare l'aria.
    Appena alzò la testa rimase imbambolata come una scema.
    Quello che l'aveva appena salvata era Sano Honjo, il suo senpai dell'Ouran, nonchè il quasi Host che adorava.
    Divenne completamente bordò ancora lacrimante, e si guardò in giro con l'idea di nascondersi dietro la borsa, oppure di ringraziarlo in un modo decente e dovuto, ma non ebbe tempo di dire una parola che il ragazzo si era tuffato in piscina.
    - Effettivamente sotto quell'ombrellone faceva proprio caldo - cosi, si limitò a sistemare le cose sui ganci, mentre respirava a pieni polmoni calmandosi.
    Non appena lui tornò da lei a chiederle come stava, gli sorrise grata.
    - Si, stò bene, grazie per avermi salvata! Pensavo che sarei rimasta lì sotto per sempre... - mugugnò scalciando imabrazzata il terreno.
    Rise alla sua domanda, così bagnato le sembrava Nao dopo il bagno.
    Poi lo fissò spaventata e si agitò non poco, frugando dentro la borsa per poi appoggiargli delicatamente un fazzoletto di stoffa sotto il naso.
    - Senpai, perdi sangue dal naso! Devi aver preso un colpo di caldo quando sei entrato sotto l'ombrello per aiutarmi...mi dispiace! - piagnucolò preoccupata, guardandolo sul punto delle lacrime.
    - Forse è meglio se ti siedi all'ombra un'attimo...ti davo a prendere qualcosa da bere? Se posso fare qualcosa per aiutarti dimmelo... - domandò cercando di calmarsi, cosa che non le riusciva per niente bene, prendendogli una mano.
     
    .
  4. Marty =)
     
    .

    User deleted


    Sano Honjo
    Accettò con piacere il fazzoletto, sorridendo alla motivazione del sanguinamento.
    -"Certo, proprio il sole la causa"-
    Si asciugò per l'ennesima volta il naso e, con tono gentile, le disse..
    - Ti ringrazio, sei molto gentile...ma no, resta pure qui con me...se ti va, ovviamente..-
    La guardò sorridente, tenendo ancora la sua mano, speranzoso che abbandonasse il tentativo di andare a prendergli da bere.
    Dato che aveva ancora gli occhi in lacrime le si avvicinò ancor di più per asciugarglieli.
    - Una bella signorina come te non dovrebbe mai piangere, sarebbe un peccato se lo facesse..-
    Passò il fazzoletto anche sulle guance, poi le sorrise e lo posò nella sua mano.
    - Grazie ancora...-
    Si allontanò un attimo per riprendere la borsa e, tornando verso di lei, le chiese sovrappensiero..
    - Non ti disturba se mi apposto vicino a te? Sai, non conosco nessuno qui e penso che insieme potremmo divertirci, ti va?-
    Posò la sacca nei pressi dell'ombrellone, ma quando l'aprì si accorse di una grave mancanza: il telo mare.
    - Oh no, l'ho dimenticato...- si lasciò sfuggire dispiaciuto.
    Ma certo, poteva immaginarsi che quella della famiglia Ootori non poteva essere una piscina come tutte le altre, e invece no. Aveva detto no al telo mare, ma sì all'accappatoio.
    Notò invece che la ragazza aveva con sè il telo e, ricordandosi la temperatura elevata della sabbia, sperò con tutto il cuore che lei lo invitasse a sedere sul suo telo.
    -"Sarei un gran maleducato se glielo chiedessi, però non posso stare seduto tutto il tempo sulla spiaggia bollente, ne soffrirei troppo"-
    Avrebbe voluto prendersi a testate, anche perchè aveva dato per scontato che lei accettasse il suo invito.
    -"E se aspetta delle amiche? O il ragazzo? Oh no, potrei esserle di impiccio!!"- cominciò a sfregarsi le mani dall'ansia, lo sguardo fisso alle proprie unghie dei piedi.
    -"...come sono lunghe....no calma, non devo pensarci, santo cielo!!"-
    Alzò prontamente lo sguardo verso Natsumi e, sorridente seppur imbarazzato, le chiese nuovamente..
    - I-insomma...ti va di passare la giornata insieme? Fare due chiacchiere e una nuotata?-
    Era fatto, l'aveva detto. C'era il 50% di probabilità di responso positivo e di negativo. Se lei gli avesse detto di sì ne sarebbe uscito vittorioso, altrimenti avrebbe potuto iniziare a dire addio al suo futuro da host.
     
    .
  5. Shin?
     
    .

    User deleted


    Natsumi Kiyosawa
    Alla sua richiesta di stare con lui, le sobbalzò il cuore nel petto, tanto che restò tranita da quella reazione cosi strana, ma non ci diede peso e gli sorrise, annuendo.
    Avvampò non appena lui le asciugò le lacrime, mentre ancora le teneva la mano, per poi ridargli il fazzoletto.
    - Mi stà dicendo che sono carina? - si domandò, portandosi le mani sul volto, fissandolo poi mentre recuperava la borsa.
    Si girò a sistemare il telo sulla sabbia, lasciando la borsa sulla sdraio alle sue spalle in modo che non si riempisse appunto di sabbia, per poi iniziare a far la guerra con se stessa.
    - Natsumi, chiediglielo, sù. Chiedigli di farti compagnia. Diglielo che vuoi passare la giornata con lui. Muoviti sù! - si ripeteva nella testa, tanto che gli diede retta solo quando lui le chiese di passare la giornata assieme.
    Dopo esser diventata completamente bordò, a sguardo basso, annuì con veeemenza, per poi abbracciarlo felice.
    - Sono felice che passiamo la giornata assieme, senpai! - esclamò poi staccandosi ancora rossa ma sorridendogli candida.
    Vide poi che dal borsone del ragazzo spuntava l'accappatoio e quindi gli sorrise di nuovo - Se vuoi ti puoi sedere sul mio telo, in due ci stiamo. - e lo rtirò dolcemente fino al telo, per poi sedersi e aspettarlo.
    Frugò nella sua borsa di paglia, e si accorse di aver dimenticato la protezione solare.
    - Stupido Takao, è tutta colpa sua che mi ha fatto fare le cose di fretta. - brontolò fissando inbronciata il contenuto della borsa.
    - Senpai, hai la crema solare da prestarmi? L'ho dimenticata... - e si vergognò per la sua sbadataggine.
     
    .
  6. Marty =)
     
    .

    User deleted


    Sano Honjo
    Attimi di silenzio, attimi di disagio. Le goccioline d'acqua si erano fuse al sudore crescente, tutta colpa di quell'attesa straziante, ma poi...aveva annuito. Arrossata in volto (sicuramente per il troppo sole) lo abbracciò forte, facendogli andare il sangue al cervello.
    -"L-le sto to-toccando!!"- pensò il petto di lei contro il proprio.
    Nell'arco di cinque minuti aveva sfiorato/toccato/palpatoinconsciamente il seno della piccola kohai, peccato che Sano non fosse abituato al contatto fisico con il genere femminile. Un buon host infatti doveva essere raffinato nei movimenti, senza apparire un maniaco.
    -"Sono messo a dura prova"- pensò con lo sguardo verso il cielo, incapace di guardare il viso della ragazza.
    Fortunatamente Natsumi si staccò da lui e, come aveva sperato, lo invitò a sedersi accanto a lei, sul telo.
    - Ti ringrazio!!- le disse imbarazzato, forse con un tono di voce troppo stridulo, giacchè la sua mente era ancora all'abbraccio fisico di prima.
    Diede un attimo le spalle alla ragazza per darsi due schiaffi nelle guance, con il tentativo di svegliarsi, poi trascinò il borsone vicino il telo e, chiedendo "permesso" più a sé che a Natsumi, si sedette sul telo.
    Stava chiudendo il borsone, quando la ragazza gli chiese con due occhioni a detta sua malinconici se avesse della crema solare.
    - Certamente!-
    Riaprì quindi il borsone e, dopo aver scavato fin troppo a lungo, prese l'oggetto e lo tirò fuori..
    - Ecc....ehm, no! No no no, non è la crema, ohohohoh!!-
    Doveva aspettarsi che tutto non poteva andare come un filmetto rosa: infatti quello che aveva tirato fuori era un deodorante avvolto dai suoi slip neri. Fumante per la vergogna cacciò tutto dentro e, rapido, riuscì finalmente a prendere la crema solare.
    - Eccola!! Ehm...-
    Ormai aveva perso il controllo, si sentiva un completo imbecille. Al suo posto Mori avrebbe lasciato i ricambi negli spogliatoi, come tutte le persone normali...e invece lui non si era voluto fidare del servizio di sicurezza, e così aveva lasciato tutto nel borsone, commettendo quella pessima figura.
    Deglutì nervoso e, per smorzare la situazione, le disse concitato...
    - Ehm...ecco la crema dicevo! Usane quanta ne vuoi, se hai bisogno di una mano...cioè, per la schiena...te la spalmo nella schiena? Cioè, vuoi che ti protegga, cioè, che ti spalmi la crema eh, la crema sulla schiena?-
    Ormai era finito, continuava a darsi del perfetto idiota. Sperò profondamente che la piscina non fosse video sorvegliata e che Kyoya non fosse così bastardo da mostrare la registrazione a Takashi.
    -"Ma perchè mi deve andare sempre tutto storto?!"-
     
    .
  7. Shin?
     
    .

    User deleted


    Natsumi Kiyosawa
    Quando il ragazzo si mise a frugare nel borsone alla ricerca della crema solare, tirò un sospiro di sollievo.
    L'ultima volta s'era presa una scottatura alle spalle che l'aveva fatta pnare per un mese interto, e oltre al fastidio, al bruciore e al prurito della pelle bruciata che si staccava pian piano, s'era dovuta sorbire le prese in giro da parte dei fratelli, e a nulla eran valsi i rimproveri di Hajime per farli tacere.
    Insomma, un mese di inferno - Honjo-senpai è proprio il mio salvatore oggi, per ben due volte...gli dovrò offrire un gelato per ripagarlo! - pensò seria, fissando il ragazzo di nascosto, arrossendo.
    - Ha proprio delle belle spalle - pensò fissandogli la schiena, per poi voltarsi e tirarsi le guance dalla vergogna, per quello che aveva pensato.
    Si voltò proprio nel momento in cui il ragazzo, nervoso, rificcò in fretta e furia qualcosa nel borsone, atto a cui lei non fece caso, troppo preoccupata del fatto che forse lui l'aveva vista mentre lo fissava imbambolata.
    Non appena lui le porse la crema, gli sorrise con il volto lievemente arrossato - Gra-grazie infinite! - e lo guardò incredula quando lui le chiese se aveva bisogno che gliela spalmasse sulla schiena.
    - Che avrà d'agitarsi tanto?, si chiese per poi rispondergli sorridendo dolce - Sei davvero gentile senpai! Non sò come farei senza di te! - e girò la schiena verso di lui, tenedosi poi i capelli di lato, in modo che non gli dessero fastidio.
    Fortunatamente per lui il costume della ragazza non aveva spalline essendo a fascia, facilitandogli cosi l'ingrato -o forse no?- compito della spalmatura della crema.
    - Dopo dove andiamo? Facciam gli scivoli, andiam al torrente lento con le ciambelle o facciamo prima una nuotata tranquilla? - chiese entusiasta.
    Quella bella giornata, l'odore stranamente inesistente del cloro e la compagnia del ragazzo la rendevano più allegra del solito.

    Edited by Shin? - 21/4/2013, 16:22
     
    .
  8. Marty =)
     
    .

    User deleted


    Sano Honjo
    Quella ragazza doveva essere un angelo sceso in terra. Si aspettava che per via degli slip si fosse spaventata e cominciasse a dargli del maniaco, soprattutto poi per il giro di parole assurdo che aveva fatto semplicemente per chiederle se volesse aiuto con la crema solare.
    -"è così tenera..."- pensò sorridente, contagiato dal sorriso dolce di lei.
    Si stava finalmente calmando quando lei, ringraziandolo, gli diede le spalle: aveva accettato il suo aiuto.
    -"N-non ha le spalline..."- pensò lì per lì agitato.
    - Figurati...- replicò con falsa serenità, gli occhi fissi sulle scapole nude della kohai.
    Aprì il tubetto, si versò un po' di crema alle mani e, imbarazzato, cominciò a spalmargliela prima nell'incrocio sulle scapole, facendo così colare una goccia ribelle sul costume.
    -"Merd, ho già fatto danno!!"- pensò impaurito, dato che era consapevole di non poterle sfregare il costume per far andar via la crema.
    Avrebbe rischiato infatti di far partire un ferretto o peggio, di farsi insultare in pubblica piazza e di ricevere cinque belle dita sulla guancia.
    In quel momento Natsumi gli domandò entusiasta cosa avrebbero potuto fare dopo. Si fece coraggio e, con più decisione, iniziò a massaggiarle lentamente dapprima le spalle, per poi passare alle scapole e al collo e, infine, superare il costume e spalmarle la crema rimanente nella zona bassa della schiena.
    - Mi piacerebbe provare gli scivoli e le ciambelle! Sai, non sono mai stato in un parco acquatico...già che ci sono vorrei approfittarne...- le rispose sereno, inebriato dal profumo della crema.
    Dato che si stava divertendo a massaggiarle la schiena, spalmò ancora un po' di crema nelle mani e massaggiò anche le sue braccia, con movimenti lenti e delicati.
    Infine le mise una mano sulla spalla, facendola così voltare per darle il tubetto di crema.
    - Ecco fatto! Ho detto gli scivoli e il gioco con le ciambelle, ma non voglio decidere io eh...se preferisci restare qui o fare una nuotata mi va bene comunque!- si corresse l'aspirante host, passando sovrappensiero una mano unta sui capelli.
    E così senza volerlo e senza saperlo i capelli posizionati a destra parevano laccati all'indietro mentre quelli a sinistra erano ordinati, come al solito.
    Anche se erano in una piscina decise anche lui di darsi la crema, quindi attese che lei finisse di darsela davanti, per poi dirle..
    - Scusa, ti dispiace passarla anche sulle mie spalle? L'ultima volta che non l'ho fatto mi son scottato e non ho trovato molto divertente nei giorni dopo staccarsi la pelle rinsecchita..-
    Ormai si sentiva rilassato con quella ragazza, per questo non si fece troppi problemi a chiederle quel favore.
    Anzi, era curioso di conoscerla meglio e chissà, magari diventare suo amico.
     
    .
  9. Shin?
     
    .

    User deleted


    Natsumi Kiyosawa
    Sentì un leggero brivido non appena le mani del ragazzo le toccarono la schiena, e strizzò gli occhi a causa della crema solare alquanto fredda.
    Si imbambolò via a fissare il cielo azzurro senza nemmeno una nuvola, che si vedeva sorpa la cupola trasparente.
    - Eh? Davvero non ci sei mai stato? Nemmeno io! - esclamò allegra - Il mio massimo di piscina prima di iniziare ad andare in quella comunale era la piscina rotonda dove Nao fà il bagno... - e rise ricordandosi le battaglie con il grosso cane di famiglia - Vorrà dire che le proveremo tutte finchè non ci cederanno le gambe! - esclamò infine convinta, annuendo energeticamente da sola con la testa.
    Quando lui poi le spalmò la crema anche sulle braccia, ne rimase stranita - Potevo farcela anche da sola a spalmarmela sulle braccia...ma sembra cosi rilassato che non gli dirò niente! e trattenne una risatina felice - Quanto è tenero, chissà perchè è solo un'apprendista...secondo me è perfetto - e distratta com'era nei suoi pensieri non si accorse che lui le stava tendendo la crema.
    - Se va bene a te senpai va bene anche a me! A me basta passare la giornata in tua compagnia! - disse allegra, senza rendersi conto che le sue parole potevano esser anche fraintese.
    Si spalmò meticolasamente la crema sulle gambe e sulla pancia, per poi annuire nuovamente alla richiesta di spalmargli la crema sulla schiena - Certo, lascia fare a me senpai! - ma prima indicò al ragazzo i capelli, e trattenendo l'ennesima risata allegra, cercò di risistemargli i capelli scompigliandoglieli.
    - Hai i capelli tutti appiccicosi, come è successo? Sei proprio sbadato tu - domandò per poi sorridergli una volta finito: di sicuro non sembravano più leccati da una mucca.
    Dopo essersi messa la crema sulle mani, gliele passò dolcemente sulla schiena, soffermandosi soprattutto sulle spalle del ragazzo.
    - Hai davvero delle belle spalle senpai - mormorò quello che doveva esser un pensiero tra lei e la sua testa, cosa che però le era uscita pure dalla bocca.
    Subito avvampò dall'imbarazzo e si bloccò inziando ad agitarsi visibilmente, tanto che si alzò di scatto e indicò la zona delle attrazioni acquatiche.
    - I-inizia-ziamo ad anda-dare? - balbettò senza guardarlo, fissandosi i piedi.
     
    .
  10. Marty =)
     
    .

    User deleted


    Sano Honjo
    Ascoltò divertito le confidenze della ragazza e rise alla proposta di provare tutte le giostre fino al cedimento delle gambe. Stava tuttavia imparando che Natsumi era sì una ragazza divertente, ma anche molto imprevedibile: infatti - l'aveva sentito bene- gli aveva appena detto che per stare bene gli bastava la sua presenza.
    Si sentì lusingato da quella dichiarazione ed anche un po' imbarazzato, tuttavia non volle farglielo pesare e così, sempre con quel sorriso che non accennava ad andar via da quando si era seduto sul telo, esclamò..
    - E' la stessa cosa che sto pensando da quando ti ho salvato dall'ombrellone...non che basto io per divertirmi, ma tu...cioè...ahahahah!!-
    Aveva ancora molto da imparare quel ragazzo, dato che non riusciva ad esprimere apertamente i propri sentimenti su una donna.
    FLASH.
    E se fosse sempre stato questo il problema? Se non fosse ancora diventato un membro dell'host club perchè non riusciva a trattare con naturalezza le clienti?
    Era così immerso da questi pensieri da non accorgersi che Natsumi gli aveva appena sistemato i capelli, chissà perchè poi. Capì che doveva girarsi per farsi dare la crema sulla schiena, così si girò i riprese il filo dei suoi pensieri.
    Quindi era quello il problema, il non riuscire ad esprimersi tranquillamente con le ragazze, ma andare in confusione non appena cominciasse a legare di più con loro.
    -"Eppure Mori-senpai mi ha sempre detto che quello che dicono alle clienti non è falso perchè gli vogliono realmente bene...ma come fanno ad essere comunque così naturali?"- pensò perplesso, per poi tornare in sè grazie ad un inaspettato complimento, che lo fece trasalire di colpo.
    - G-gr...-
    Non riuscì a ringraziarla o a commentare quel complimento che la giovane si era già alzata e lo invitava euforica a fare il bagno. Si alzò così anche lui di scatto e, dopo aver annuito vistosamente, cominciò a procedere spedito, superandola quasi subito.
    -"No no, non si fa così!"- si ammonì serio.
    Si bloccò, si girò verso la kohai e, mani sui fianchi, la invitò a raggiungerlo sorridente..
    - Facciamo una corsetta? Chi arriva per primo allo scivolo laggiù deve far fare una penitenza all'altro! Pronti e....via!!-
    Ovviamente non le diede tempo di raggiungerlo per una partenza leale: voleva vincere e aveva già in mente la "punizione" da farla fare.
    Non si impegnò molto nella corsa e, dopo aver toccato il cartello all'ingresso del gioco, salutò in lontananza la ragazza, che lo stava per raggiungere. Quando arrivò di fronte a lui le si avvicinò molto, pochi centimetri distanziavano le punte dei loro nasi. Toccò con l'indice la sua fronte e, facendo delle boccacce bambinesche, la ammonì dicendo.
    - Hai perso, quindi penitenza!! Devi...devi...-
    Per farle salire l'ansia avvicinò lentamente la bocca al suo orecchio, per sussurrarle a bassa voce..
    - Andare avanti prima tu in questo scivolo!-
    Sicuro di averla agitata per nulla le fece una linguaccia e, con gentilezza, aggiunse..
    - Scusami per tutta questa scena, ma mi vergognavo un po' a chiedertelo prima...vorrei fare lo scivolo, ma mi sembra parecchio alto..-
    E in effetti lo era: lo scivolo dell'impianto era alto ben 20 metri, o almeno questo era scritto nel cartellino all'ingresso.
    - ...se ti spaventa possiamo scendere facendo il trenino..- aggiunse poi preoccupato.
    Riflettendoci quello scivolo sembrava sì divertente, ma era anche molto alto e lei era solo una ragazza, più piccola di lui per giunta. Credendo di averla offesa o spaventata, le prese le mani e, con sguardo dolce, le disse..
    - ..allora, che mi dici?-
     
    .
  11. Shin?
     
    .

    User deleted


    Natsumi Kiyosawa
    Il ragazzo si alzò subito dopo di lei, acconsentendo alla sua proposta e levandola da quel momento imbarazzante.
    - C-che figuraaa, si sarà arrabbiato? Offeso? Whaaaa, cosa faccio se se ne và? pensò iniziando per l'ennesima ad agitarsi.
    Nella sua piccola testolina bacata ogni piccola cosa era motivo di agitazione.
    Infatti, non appena si accorse che l'aveva già superata e non solo, stava correndo via, ignorando i motivi di quella gara dato che preoccupata di averlo in qualche modo offeso non lo ascoltò, si precipitò a corrergli dietro, con un'espressione spaventata, ben decisa a non restare sola in quel posto gigantesco.
    - Seeenpaaai, aspettamiii - esclamò, iniziando a correre più che poteva, e se consideriamo la sua corporatura esile, non era proprio una scheggia ma l'esatto contrario.
    Lo raggiunse boccheggiando, dato che la paura le aveva fatto esaurire completamente le energie, e si appoggio le mani sulle ginocchia a riprendere fiato, mentre lui le diceva infine la sua penitenta.
    Rimettendosi dritta, non ebbe il tempo di dire una singola parola che se lo ritrovò a sussurrarle nell'orecchio quello che doveva fare.
    Dal rossore per quella vicinanza cosi inaspettata, allo sbiancamente totale nel vedere quel mostro di metallo sulla quale voleva salire.
    Restò per un momento pietrificata, per poi buttarsi senza ritegno addosso al ragazzo, appiccicandosi al suo braccio.
    - Non farlo mai più, non scappare più cosi...mi hai fatto spaventare! - bofociò imbronciandosi e gonfiando le guance offesa.
    Ma il suo malumore passò all'istante non appena lui le propose di scendere insieme, cosa che la tranquillizzò parecchio.
    - Va bene, andiamoci... - rispose infine, sorridendogli senza riuscire a nascondere un pò di preoccupazione, con la presa ben salda attorno al suo braccio.
     
    .
  12. Marty =)
     
    .

    User deleted


    Sano Honjo
    Le cose stavano andando meglio di quanto avesse immaginato; la ragazza lo abbracciò nuovamente, mettendolo ancora una volta in imbarazzo, non tanto per il gesto quanto per la sua imprevidibilità, per non parlare della sua richiesta da tachicardia fulminante.
    -"aaaaaahhh, com'è carina!!"- pensò il ragazzo sentendo la sua preoccupazione.
    Avrebbe voluto risponderle con un'aria da duro, sussurrandole tra le braccia "non ti lascerò più sola d'ora in poi", ma si sentiva troppo agitato per quel che stava succedendo, così si limitò ad annuirle energicamente.
    Quando poi lei lo invitò a salire sullo scivolo riacquistò un po' di sicurezza, nonostante stavano per affrontare una giostra a detta sua abbastanza pericolosa.
    -"Insieme ce la faremo"- pensò fiducioso con lo sguardo in alto, rivolto alla cima dello scivolo.
    Il controllore all'entrata della giostra gli diede il permesso di salire: strinse così una mano della kohai e cominciarono a salire per le scale, non molto affollate.
    Una volta in cima cominciò a sentire le gambe molle, tuttavia si rilassò istantaneamente non appena vide il panorama. Da lassù potevano ammirare buona parte della piscina e solo allora si accorse di quanto fosse grande, per non parlare della ricca vegetazione tropicale.
    Una scarica di adrenalina lo investì e, a differenza di quello che le aveva chiesto a terra, cambiò posto con la ragazza. Dopo averla trascinata a sedersi dietro di lui, la tirò a sé prendendola per le gambe, poi cercò le sue braccia e le mise attorno alla propria vita, come a costituire una cintura di sicurezza.
    - Tieniti forte, al mio tre partiamo!!- l'avvisò a gran voce per scaricare lo stress e superare il chiacchiericcio della gente in coda.
    Non riusciva a sentire la sua voce, ma non se ne preoccupò molto: contò fino a tre e poi si diede una spinta e giù, giù, scivolarono verso la grande piscina insieme, a distanza di 17, 10, 6, 3 metri e poi SPALSH! Soltanto al momento del tuffo i due si staccarono, incapaci di resistere alla forza che avevano acquisito con l'alta velocità.
    Sano si accorse subito di aver quasi perso il costume, che fortunatamente era rimasto impigliato al piede sinistro. Immerso nell'acqua, piena di bolle, si sistemò i pantaloncini, poi uscì dalla piscina, aspettando Natsumi a bordo vasca.
    Si era divertito moltissimo, una scarica di energia lo aveva investito in pieno.
    -"Adesso appena esce dall'acqua la prendo e la bacio!!"- pensò ebbro di carica vitale.
    - Nacchaaaan, tutto bene?- chiese pimpante alla ragazza, che stava uscendo dalla piscina.
    Gli bastò un'occhiata veloce al dorso bagnato e gocciolante della ragazza per farlo arrossire e rimangiare il pensiero avuto poco prima.
    -"chissà poi perchè mi son messo a pensare una cosa simile"- pensò con lo sguardo rivolto verso l'alto, incapace di vedere la kohai così com'era, ossia incredibilmente provocante.
     
    .
  13. Shin?
     
    .

    User deleted


    Natsumi Kiyosawa
    Restando aggrappata al suo braccio, più aumentava l'altezza e più l'idea di tornare giù le prendeva sempre più il sopravvento.
    Arrivata in cima, guardò giù dalla balaustra deglutendo, non era fobia dell'altezza la sua, ma non essendo mai salita su uno scivolo acquatico iniziava a macchinarsi nella sua testa i più oscuri presagi sulla remota -e inesistente, constatando di chi fosse l'impianto!- possibilità che qualche struttura potesse cedere.
    - Non ci pensare, non ci pensare - si ammonì appiccicandosi nuovamente al ragazzo rapito dal paesaggio, mentre lei non ci aveva fatto minimamente caso.
    L'unica cosa che la preoccupava ora, oltre al scendere rapidamente da lì, era lo stargli più vicina possibile durante la discesa -cosi la forza dell'acqua non mi ribalterà fuori dal tunnel... - pensò seria.
    Poi, quando si ritrovò seduta dietro di lui senza capire perchè, appena lui le prese le gambe per tirarla vicino arrossi vistosamente, cosa che fortunatamente lui non potè vedere, e si strinse al suo torace senza farsi pregare.
    - D'accordAAAAAAAAAAAAAAH! - Non ebbe tempo di rispondergli alla sua domanda che tempo di conto alla rovescia e Sano s'era spinto giù, iniziando cosi la loro discesa.
    Ringraziò il cielo che ci fosse lui con lei, altrimenti sarebbe sicuramente volata fuori da quelle rapide curve che il serpentone di metallo creava, e si strinse ancora di più a lui, fino ad appoggiare il lato sinistro del volto sulla sua schiena.
    All'impatto con l'acqua della piscina, non riuscì a mantenere la presa e venne sbalzata poco più in là, e quando riemerse scose la testa come un cane che si leva l'acqua.
    Lo raggiunse mentre si stava scostando i capelli che le si eran appiccicati al volto, e non si accorse che i lacci del costume che aveva stretto intorno al collo s'eran allentati.
    - Si, tutto bene! Che paura però... - esclamò facendogli un cenno rasserenandosi dall'esser scesa da quel robo, uscendo dalla piscina - Ma per fortuna c'eri tu con me senpai! - e gli sorrise.
    - Ti và se andiamo a fare i tuffi laggiù ora? - domandò allegra, indicandogli delle grotte in rocce rosse dalla quale sgrogavano parecchie cascate, che attraverso delle gallerie portavano a varie uscite, dalla quale delle persone si lanciavan giù nella laguna.
    Eran decisamente molto meno alte dello scivolo, e ora guardava curiosa quelle grotte in lontananza, chiedendosi se fossero vere o finte.
    - Saranno sicuramente finte, figuriamoci se sono vere! - pensò annuendo, e sovrapensiero gli prese la mano - Che ne dici senpai? Ti và? -

    Edited by Shin? - 23/4/2013, 18:31
     
    .
  14. Marty =)
     
    .

    User deleted


    Sano Honjo
    Tutto stava degenerando. La ragazza era incredibilmente attraente uscita dall'acqua, ma quando notò che il pezzo di sopra del costume era lasco iniziò a gocciolargli il sangue dal naso.
    Senza farsi vedere tirò su col naso e si asciugò con il dorso della mano bagnata: fortunatamente si riprese subito.
    -"Devo stare calmo, devo stare calmo."-
    La ragazza gli propose qualcosa, ma essendosi distratto non sentì cosa gli avesse detto e, per evitare la figura dell'imbranato, le rispose sorridente..
    - Ma certo, con piacere!!-
    Parlandole gli cadde nuovamente l'occhio in basso, provocandogli l'ennesimo battito accelerato.
    -"Devo stare calmo, calmissimo!!!"-
    Fece due respiri profondi e, quando la ragazza gli chiese se "gli andasse", replicò con un..
    - C-certo! Guidami tu però, questa piscina è così grande che potrei perdermi, ahahahah!!- ammise con un velo di agitazione.
    Non aveva assolutamente idea di dove volesse andare la ragazza perchè era stato distratto proprio da lei, per questo dovette fingere la parte dell'imbranato che si perde ovunque.
    -"Non so se sia peggio essere imbranati per mancato senso dell'orientamento o essere imbranati perchè ci si distrae facilmente....una cosa è certa, sono uno stupido, una zucca vuota!!"-
    Si maledì per quello che aveva detto, ma ormai non poteva farci nulla.
     
    .
  15. Shin?
     
    .

    User deleted


    Natsumi Kiyosawa
    Alla sua reazione ridacchiò allegra, contenta che avesse approvato la sua scelta.
    -quanto è carino, è spere cosi entusiasta...mi metto davvero a mio agio! - pensò mentre gli stringeva la mano.
    -D'accordo, andiamo allora! - esclamò, iniziando a guidarlo, sperando di non perdersi lei.
    Arrivati davanti all'entrata delle grotte, dovettero aspettare un 10 minuti buoni prima di portervi accedere dato che vi si era formata una piccola coda.
    Davanti a loro, due ragazze chiaccheravano allegramente ''L'ultima volta ci sono venuta con il mio ragazzo, il percorso a cascate è davvero meraviglioso...è più lungo del percorso che porta direttamente alle aperture per i tuffi ma ne vale la pena!'' diceva una, mentre l'altra commentava allegra con una punta di invidia.
    Appena sentì la parola cascate, gli occhi di Natsumi si illuminarono, dato che oramai quelle due avevan acceso la sua curiosità.
    Non appena poterono accedervi, si incamminarono su una piccola salita e la ragazza si meravigliò enormemente scoprendo che non riusciva a capire se quelle era rocce vere o finte.
    - Secondo te son vere o finte, queste rocce? - domandò al ragazzo, mentre con il naso all'insù ne osservava la forma.
    Non appena arrivarono al bivio che indicava con un cartello il percorso delle cascate, si fermò fissando in quella direzione.
    - Andiamo a vedere cosa c'è di là, senpai? - gli domandò, stringendo un pò di più la sua mano intorno a quella dell'apprendista Host, senza voltarsi a guardarlo.
     
    .
42 replies since 20/4/2013, 19:15   414 views
  Share  
.