A stack of books on a Friday afternoon. //

Sano Honjo/Sayaka Minami/Morinozuka Takashi/Natsumi Kiyosawa.

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  1. Shin?
     
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    Sayaka Minami
    scheda: qui.

    Il bel tempo oramai era una certezza, dato che l'estate era vicina e solo il bel vento leggero che spazzava via le nuvole faceva sopportare tranquillamente il caldo imminente.
    E per molti studenti universitari, gli esami eran alle porte.
    Come se non bastasse, stava preparando uno dei più ostici: doveva creare un motivo utilizzabile come stoffa e carta da parati, creando poi un'ambiente moderno e un'oggetto di disegn usando la stessa gamma di colori giustificando le sue scelte.
    Ecco il vero problema, giustificare: a Sayaka le idee venivano cosi dal nulla, e non poteva certo scrivere ''ho scarabocchiato ed è uscito questo, fine.''
    Doveva quindi entrare a contatto con la sua psiche e fornire una spiegazione logica e comprensibile.
    Cosa che odiava, tremendamente.
    Così, seduta sull'erba sotto le fronde di un'acero, se ne stava con il blocco da disegno sulle gambe, concentrata ad esaminare i campioncini cartacei dei colori, con il campionario di stoffe da una parte, il campionario di carte da parati dall'altra e la matita infilata dietro l'orecchio.
    E a peggiorare il suo umore ci pensava il fatto che anche Takashi Morinozuka era nella sua stessa medesima situazione, e oramai era un mese che si sentivano solo per telefono.
    - Stupido sole, stupidi esami, stupido mondo - borbottò aggrottando le sopracciglia, per poi recuperare la matita e iniziare a scarabocchiare furiosamente in cerca di un'idea giustificabile.

    Edited by Shin? - 27/4/2014, 21:37
     
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  2. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    Scheda: qui

    - Allora io vado! -
    - Sei sicuro che puoi permetterti di dare le ripetizioni ad un tuo kohai? Non dovresti ripassare anche tu per gli esami?- le domandò apprensiva la madre sul ciglio di casa.
    - Mamma, chiedigli direttamente se deve proprio rovinare la media di quella povera vittima!! -
    Sano ignorò completamente i commenti acidi del fratellino, era certo che se avesse saputo che quel giorno avrebbe dato ripetizioni alla ragazza più bella dell'Ouran avrebbe assunto un colorino verde di invidia fin sulla punta delle orecchie. Salutò cordialmente la madre e si incamminò verso il luogo dell'appuntamento, una biblioteca abbastanza distante, ma che volle ugualmente raggiungere a piedi, dovendo saltare per quel giorno gli allenamenti previsti di atletica.
    Per la quinta volta nell'arco di dieci minuti tirò fuori il cellulare per rileggere quel messaggio che ormai conosceva a memoria, la richiesta della sua fidanzata, l'adorabile Natsumi, che gli chiedeva gentilmente di aiutarla per i prossimi esami.
    -"Sarò il suo professore per oggi....mhmhmhm"-
    Cominciò a ridere fra sé immaginandosi come sarebbe trascorso il pomeriggio, per poi tossire a causa del mal di gola che l'aveva colpito pochi giorni appena..
    -"Chissà come sarà vestita...magari un bel vestitino floreale, o degli shorts e una canotta, o..."-
    La ventata frizzantina che lo sopraggiunse gli fece ricordare che il forte caldo non era ancora arrivato, e non a caso si era vestito piuttosto pesante. Un po' per il mal di gola, un po' perchè il ragazzo riteneva che quell'abbigliamento facesse molto studente modello di Oxford.
    Essendo uscito presto di casa era arrivato in biblioteca prima del previsto, e logicamente della sua Natsumi non c'era alcuna traccia.
    -"Dovrei esercitarmi come host ora che ci penso...vediamo se trovo qualche studentessa solitaria..."- pensò raggiante mentre si addentrava in una delle sale ricreative presenti nell'edificio.
    Queste infatti erano le uniche aule in cui era concesso parlare in libertà senza disturbare gli altri utenti, ma purtroppo i suoi occhi non avvistarono nessuna potenziale cliente. Guardando al di là ampie vetrate notò una ragazza molto femminile, immersa nel verde rigoglioso del giardino.
    -"Beccata!"-
    Entusiasta, si sistemò la cartella come fosse un modello e uscì trionfante, ma non appena si trovò a due metri di distanza da quella ragazza tutte le sue speranze e buone intenzioni si azzerarono completamente.
    Aya, una sua compagna di classe, era infatti immersa in chissà quali pensieri, un quaderno aperto in attesa di essere segnato da un po' di inchiostro. Senza fare il minimo rumore, tirò fuori dal proprio zaino un foglio e, dopo aver costruito un aeroplanino, lo lanciò nella sua direzione, colpendola giusto in testa. Quando la ragazza si girò nella sua direzione la salutò ironicamente..
    - Buon giorno leggiadra fanciulla, l'aereo dell'amore ha raggiunto il suo cuore, sarà un piacere per me renderle omaggio della mia affascinante e sensuale presenza! -
    Scoppiò poi a ridere e si mise seduta accanto a lei..
    - Ma come siamo carine oggi, non sembri neanche tu! Come mai fissi il vuoto? Stavi forse pensando a me?...o al tuo uomo? - concluse facendole l'occhiolino.
    Adorava prendere in giro la sua amica, l'unica compagna di classe con cui si sentisse libero di far emergere anche il suo lato più infantile e sciocco, che celava sempre con le altre della classe. In attesa di sentire la sua risposta diede una sbirciatina al messaggio di Natsumi: tratteneva a stento la sua allegria, e non vedeva l'ora di darsi un po' di arie con Aya, che spesso e volentieri lo scanzonava un po', seppur in toni amichevoli.
    -"Chissà cosa dirà quando saprà che ho una fidanzata ufficiale e che ha chiesto il MIO aiuto"- cominciò a ridere fra sé, era il gongolamento fatto a persona.

    Edited by Marty =) - 27/4/2014, 21:43
     
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  3. Shin?
     
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    Sayaka Minami

    Un'altra bozza che non la convinceva, ed era la ventitresima oramai, tanto che girò il foglio con una tale rabbia che si strappò a metà.
    Fissò scocciata quel disastro, e si mise a lisciarlo con le mani sperando di recuperarne la forma prima di girare pagina ma in quel momento un'aereoplanino di carta la colpì in testa.
    - Chi è quel moccioso che viene a giocare qui?- si domandò irritata, per poi vedere qualcuno che la salutava divertito: Sano Honjo, suo compagno di classe all'Ouran.
    -Solo tu e i bambini di 5 anni vi divertite ancora con questi- e glielo gettò addosso, non appena si sedette accanto a lei., ignorando i suoi tentativi di Host fallimentare.
    Sbuffò roteando gli occhi al cielo alla frecciatina, non era il momento migliore per iniziare i loro soliti diverbi, e decise che non si sarebbe fatta trascinare troppo.
    - Stò cercando di preparare il prossimo esame che è alle porte, quindi non disturbarmi e vai a fare le prove da host fallimentare con qualche altra cavia. Oh, e sò che per te è difficile rendertene conto, ma io sono sempre carina! - e con un sorriso gentile e palesemente di circostanza, riportò l'attenzione sul blocco, cambiando pagina - ma levami una curiosità...non hai libri con te, quindi cosa ci fai qui? E' un biblioteca sai, non credo tu possa rimorchiare qui. - domandò svogliata, mentre iniziava a scarabocchiare alcune poltrone dal design ottocentesco.
     
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  4. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    Ricambiò il sorriso alla sua pronta risposta, e fu molto felice di esser stato provocato per lo zaino apparentemente vuoto. Posò una mano sulla spalla della ragazza per poi passarsi una mano tra i capelli per darsi l'ennesima sistemata...
    - Aya-chan, come sei ingenua. L'essere umano non può appoggiarsi solo ad un libro, ha bisogno di passione, sentimento, di qualcuno, una persona piena di buona volontà che sappia trasmettergli qualcosa, che possa accendergli la fiamma della conoscenza... -
    Incrociò poi il suo sguardo e, a bassa voce, aggiunse..
    - ..e della passione. Mi dispiace, non puoi innamorarti anche tu di me, sono un ragazzo serio io. -
    Sfilò poi fra le dita della ragazza la matita e, tutto convinto, abbozzò in tutta furia una faccina sul blocco da disegno.
    Rise alla risposta dell'amica e, dopo averle spettinato la frangia, ammise, sdraiandosi completamente sull'erba..
    - Scusami, sono solo contento....devo aiutare una persona a cui tengo molto per gli esami, e dato che, come tu ben sai, ho una media piuttosto alta per essere un atleta e host impegnato, beh...eccomi qua!! - concluse con un tono di voce sempre più allegro e spensierato.
    Si sentiva rilassato vedendo il cielo; era il momento che prediligeva durante il salto con l'asta, tuttavia in quelle occasioni non era possibile restare sospesi per ammirarlo. Per questo in quel momento gli sembrò che le nuvole scorressero ad una velocità impressionante.
    - E' proprio una bella giornata. Sai, dovresti sdraiarti anche tu, magari cambiando punto di vista ti vengono nuove idee per il tuo esame! -
    Sentendo la sua risposta inacidita fece una sonora sbuffata, per poi dirle altrettanto indispettito..
    - Certo che sei poco carina, sai? Chissà quanto resisterà Mori con una ragazza così antipatica e maleducata. -
    Inspirò profondamente, pronto a condurre un altro dei loro soliti battibecchi insensati.
     
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  5. Shin?
     
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    Sayaka Minami
    Lo ascoltò distogliendo lo sguardo dal blocco, pensando dicesse una cosa per una volta seria, ma alle sue orecchie nonostante quelle fossero belle parole, arrivava tutto come un modo visibilmente irritante in cui il ragazzo gonfiava il suo ego.
    - Hai sbattuto la testa per caso? - domandò scocciata da tanto romanticismo, con gli occhi ridotti a due fessure indagatorie.
    Poi lo fissò visibilmente irritata dopo che gli scarabocchiò il blocco, e trattenendo un sorriso per la faccina buffa, si limitò a cancellarla con la gomma, dopo essersi messa una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
    - Hai ingurgitato di nascosto una pozione della felicità o mi stai nascondendo qualcosa? - domandò, risistemandosi la frangia per poi rimettersi a disegnare, e nel sentire la sua risposta, oramai ne era certa: nascondeva qualcosa.
    - Mi stai nascondendo qualcosa e tu lo sai, e sai anche che me lo dirai prima di quanto credi. - gli lanciò uno sguardo saccente da mamma curiosa, per poi guardare in alto - In verità più che sdraiarmi avrei bisogno di non avere un'esame alle porte, o almeno di non avere un'idiota accanto che non sà stare zitto o non capisce quando è il momento di sloggiare e lasciare che gli adulti impegnati si possano concentrare in santa pace - e gli sorrise falsamente gentile, per poi scoccare la lingua e, dopo essersi caricata sulle gambe l'enorme volume del campionario delle stoffe, inizio a sfogliarlo in cerca di ispirazioni geniali.
    Ascoltò distrattamente la sua risposta - Se lo dici tu... - e così rispose, anche se nella sua testa aveva perfettamente capito cosa aveva appena detto.
    Ma come faceva a saperlo? Decise quindi di far finta di niente, nell'indecisione che magari il giovane stesse bluffando.
     
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  6. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    La risposta evasiva della ragazza sul momento lo lasciò interdetto e il silenzio che ne seguì lo convinse che forse qualcosa era successo fra il suo senpai ed Aya. La studiò con lo sguardo nel tentativo di scoprire qualcosa di più dai suoi gesti, ma da sdraiato più che vederle la schiena e uno stralcio del viso quegli attimi in cui voltava pagina non poteva ricavare molti dati. Tornò quindi a sedersi vicino a lei, allungando gli occhi con falso sguardo interessato verso il campionario che teneva fra le mani...
    -"A me sembrano tutte uguali, non capisco cosa stia cercando ancora"-
    - Che ne dici di questa? - le chiese con nonchalance indicandole l'immagine di un tessuto floreale.
    Aveva in mente una strategia: dimostrarsi disinteressato ai suoi problemi, entrare in contatto con lei con qualcosa che le piacesse e infine scoccare la freccia, chiedendole quindi cosa fosse successo con Takashi. Era certo che questa strategia, vista e rivista in diversi film americani, avrebbe potuto consentirgli di far confessare l'amica apparendo comunque un figo.
    Ma si sa, Sano è Sano, e così, non sentendo una repentina risposta della ragazza le prese le mani e, con un tono di voce un po' troppo agitato, le domandò..
    - Va tutto bene con Mori-senpai? Rispondimi Aya-chan, è successo qualcosa? Con me puoi parlare, sfogati!!! -
    Pronunciò tutto alla velocità della luce talmente era preoccupato per lei. Rendendosi però conto di aver disintegrato il suo piano e che - ne era certo - avrebbe ricevuto come risposta un insulto si apprestò a dirle..
    - Scusami, forse ho parlato troppo...però a vederti non mi sembra che tu sia solo in ansia per un esame, tanto più che riguarda la tua passione...-
    Lasciò poi le sue mani, appoggiò la testa alle ginocchia e la fissò, in attesa di sentire la sua risposta.
     
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  7. Shin?
     
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    Sayaka Minami
    Girava e girava, ma non riusciva a raggiungere un risultato, o per lo meno ad imboccarne la strada: ogni stoffa non le diceva niente oppure le sembra troppo scialba, troppo complessa, troppo usata, troppo semplice e così via.
    L'aiuto di Sano poi, le fece roteare nuovamente gli occhi.
    -Una stoffa del genere va bene solo per delle tende in un'arredamente shabby-chic...ma cosa te lo dico a fare. - esclamò notando la sua espressione spaesata, e gettò accanto a lei sull'erba il campionario delle stoffe per passare infine a quello dei colori.
    - Se non mi ispirano le trame, lo faranno i colori. - e ignorando lo sguardo e le domande indagatorie dell'amico, iniziò a girare i talloncini scrutandoli mentre pensava al miglior abbinamento, senza dargli una risposta.
    La sua distrazione non era dovuta al non volergli dare risposte, ma al fatto che non poteva dargliene, e al momento era più preoccupata per quell'esame che per i suoi bisogni di spettegolare.
    Anche se avrebbe voluto raccontagli tutto solo per vedere la sua mascella cadere sull'erba.
    Infine, nel vederlo così esagitato dalla preoccupazione smorzandosi poi da solo, sospirò per poi sorridergli.
    -Cosa vuoi che sia successo? Niente. Non è successo, non succede e non succederà mai niente tra me e Takashi - commentò mesta, mentre nella sua testa si domandava come avrebbe reagito a sapere la verità.
    -Se solo sapessi...scusami ma dovrai pazientare un pò!- e si limitò a tornare ad esaminare i campioni, concentrandosi sulle varie tonalità di bianco.



    Natsumi Kiyosawa
    Era in ritardo e lo sapeva.
    Come al solito, la piccola e sbadata Natsumi aveva sbagliato la fermata, e aveva dovuto chiedere indicazioni per trovare la Biblioteca dell'incontro con Honjo-senpai.
    -Nghhh, sono una frana! Come ho fatto a perdermi! Se lo scopre Takao mi prenderà ancora in giro dicendomi che oramai sono all'ultimo anno e devo crescere uffa! - esclamò, mentre correva verso l'enorme edificio.
    Si fermò a prendere fiato appoggiandosi sulle ginocchia per pochi secondi, e poi a passo composto, entrò dalle vetrate doppie della porta d'ingresso, guardandosi in giro.
    Passò più volte davanti alla Hall, ma non lo trovò.
    - Magari è anche lui in ritardo... - e controllò infine il cellulare, ma non aveva messaggi.
    Si fermò alle macchinette poste nella saletta che dava sulle vetrate, e andò ad accomodarsi ai divanetti del soppalco superiore, tenendo due lattine in mano: da lì poteva vedere sia la hall che il giardino esterno, finemente curato.
    Così iniziò a guardare nel prato per passare il tempo, mentre lo aspettava.
     
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  8. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    Allibito per quelle parole, l'aspirante host sgranò gli occhi e....nulla di nulla, le sue parole non riuscivano a disporsi in maniera sensata e se ne stavano nascoste, incapaci di darsi una forma orale.
    -"Qui deve trattarsi di qualcosa di veramente grave....ora che ci penso...."-
    Il ragazzo cominciò a pensare all'ultima volta in cui aveva visto, anzi, intravisto il suo "sensei". Sotto suggerimento del padre era andato a correre sulla spiaggia e, ad un certo punto, gli era parso di vedere delle figure familiari, circondati da ragazze intimidite e sospiranti. Erano Honey e Mori, insieme a quelli che dovevano essere i loro fratelli minori. L'host biondo stava duellando con il fratellino, mentre gli altri due restavano in disparte ad osservarli; il più grande in un assente silenzio e il più piccolo traboccante di entusiasmo. Finito il combattimento con la vittoria dell'host, Mori aveva raccolto lo zaino da terra, raccomandato al fratello di tenere sotto controllo il giovane degli Haninozuka e si era - stranamente - scusato con Honey.
    - Non preoccuparti Takashi, metticela tutta! - gli aveva risposto il piccoletto tutto conigli e fragole.
    Era quindi corso verso una macchina scura e sfrecciato via, di ritorno in città.
    Tornò a spiare la ragazza, ancora immersa in quegli inutili cataloghi colorati. Se davvero era successo qualcosa di brutto con il suo sensei, come poteva distrarsi con lo studio?
    -"Qui ci vogliono le maniere forti, la farò parlare"-
    Chiedendo mentalmente perdono all'amica cominciò a dire, con aria vaga...
    - Può anche essere...l'altro giorno l'ho visto, chissà dove andava con quella macchina...quella con i vetri oscurati.....-
    Fece una breve pausa, poi aggiunse...
    - ...che si sia trovato un'amante? O stia facendo un lavoro losco per guadagnare la pagnotta? Tu che dici, Aya-chan? -
    Per essere sicuro di ricevere una risposta ed iniziare un vero dialogo, le prese fra le mani il catalogo e lo strinse forte a sè: adesso non poteva scappare.


    Morinozuka Takashi
    Controllò l'orologio per l'ennesima volta: era riuscito a guadagnare una ventina di minuti di tempo, il tempo giusto per stare in compagnia dei suoi procioni e galli preferiti. Ma ecco che, tempo dello spuntino e di due "coccole" ed era già il momento di uscire.
    Da lì a momenti infatti sarebbe arrivato Chika per "studiare" con suo fratello, e Mori non poteva proprio permettersi, di questi tempi, di non concentrarsi sullo studio e perdere tempo inutilmente. Le urla esuberanti di Satoshi all'arrivo del cugino gli fecero pulsare appena le vene delle tempie: aveva proprio bisogno di studiare in un posto tranquillo e silenzioso.
    Salutò con un cenno la madre e accarezzò più in fretta del solito il fratellino, che gli stava blaterando qualcosa su come si sarebbe impegnato ad aumentare il livello di studio del parente. Entrato in macchina il cellulare cominciò a squillargli...
    - Sì....sì...domani mattina?....d'accordo, buona giornata. -
    Dopo aver chiuso la chiamata fissò con sguardo malinconico lo sfondo del suo telefono, una foto che Mitsukini aveva scattato di nascosto a Sayaka ad un matsuri. Era molto bella con lo yukata, ma il suo viso era la cosa che più lo catturava di tutti, lo sguardo sorridente a contemplare i fuochi d'artificio.
    Non ebbe tempo di lasciarsi andare dai ricordi che la macchina aveva frenato. L'autista gli ricordò lo zaino e che sarebbe tornato a prenderlo alla chiusura della biblioteca. Gli suonò ancora una volta il cellulare: questa volta era Tamaki, gli stava chiedendo se poteva almeno presentarsi alla progettazione del prossimo evento dell'Host Club. Spense il dispositivo con i sensi di colpa ed entrò nell'edificio.
    Com'era da aspettarselo, a quell'ora tutte le aule studio erano occupate, così provò ad entrare in una delle aule ricreative. Finalmente ne trovò una più silenziosa delle altre; nessuno stava giocando a biliardo, due ragazzi stavano giocando a scacchi ed una vicino alle vetrate, che davano nel giardino di fronte.
    Lì vicino era presente un tavolino, così andò spedito ad occuparlo. Nel tirare fuori quaderni, slides e libri fece scivolare a terra il proprio astuccio che, lasciato aperto, rovesciò a terra penne e matite presenti, rompendo così il silenzio presente.
    Imbarazzato mise tutto a posto in fretta, ma ecco che qualcuno lo richiamò...
    -"....."-
    - ...Kyosawa? - le rispose titubante.
     
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  9. Shin?
     
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    Sayaka Minami
    - Avrà avuto da fare no? - domandò esasperata, mentre continuava a fissare i talloncini colorati, nella sua voce si poteva percepire una nota di nervosismo assai preoccupante.
    - Dovevi chiamarlo e chiederglielo se sei così curioso e ora, se non ti dispiace, vorrei arrivare ad una soluzione...quindi stai zitto oppure vai a farti un giro. - commentò lapidaria, voltandosi un'attimo a guardarlo con un'espressione seria, e si reimmerse nella sua disperata ricerca d'ispirazione.
    Alla nuova domanda, oramai ai limiti della sopportazione, esclamò irata - Ti pare che me ne importi qualcosa in questo momento? Ho un dannato esa-EHI! - e ammutolì alquanto sconvolta, non appena lui le tolse il campionario, con lo sguardo di chi voleva risposte, risposte che lei stavolta non aveva per davvero.
    - Honjo, ridammelo immediatamente, o ti assicuro che ti prendo a pugni! Stò studiando dannazione, levati di torno! Non avevi un'appuntamento? Cosa aspetti ad andarci? - e dopo averlo afferrato per il collo della giacca, per poi tirargli inaspettatamente un pugno dritto sul braccio, riprendendosi il campionario.
    -Sai che ti dico? Resta pure qui, me ne vado io. Addio! disse arrabbiata, e iniziò a ficcare le sue cose nella borsa, voltandogli le spalle.


    Natsumi Kiyosawa
    Stava fissando fuori quando sentì un rumore alle sue spalle, che la fece sobbalzare, e lei a sua volta fece cadere le lattine che fecere ancora più fracasso, e si gettò a terra a recuperarle, mentre una rotolava via sul pavimento.
    - chestupidachestupidachestupida! - pensò imbarazzatissima, mentre fermò a stenti la lattina davanti ad un tavolo, dopo averla inseguita gattonando.
    Sentì due risate sommesse, e evitò totalmente di voltarsi, così guardò il giovane che si stava rimettendo a sedere, dopo aver raccolto qualcosa da terra.
    - Morinozuka senpai! - esclamò a voce un pochino fuori misura, tanto che si portò dapprima le mani alla bocca, ma si dimenticò totalmente di avere le lattine in mano a causa dell'ennesima figuraccia, e se le tirò in fronte.
    - che male... - mugugnò appoggiandose una sulla zona arrossata.
    Poi incrociò lo sguardo di Mori, che la fissava senza parlare.
    - Buwhaaa, riderà di me e lo racconterà a Sano-senpai che riderà di me, rideranno tutti di me! - pensò allarmata e sul suo viso si poteva leggere chiaramente la sua agitazione.
    Ma fortunatamente, lo sguardo di Mori era solo dovuto al fatto che stava facendo mente locale per riconoscerla.
    Così, tranquillizzata ma comunque impacciata, si alzò di tutta fretta, e si scusò con lui per il fracasso e per averlo disturbato.
    - Scusami senpai, non volevo disturbarti! Pensò che andrò fuori all'aria aperta ehehehe! - e si voltò all'istante diretta alla scala che portava al piano sottostante, ma le balenò una lampadina in testa e tornò davanti al ragazzo stringendo le lattine per darsi coraggio.
    - Scusami Morinozuka-senpai...non...non è che hai per caso visto Sa-EHM- Honjo-senpai nell'entrare in biblioteca? - domandò fissandosi poi le scarpe aspettando una risposta.
     
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  10. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    Il ragazzo trattenne le lacrime dal dolore per quel pugno inaspettato, per non parlare della brutta figura che aveva appena fatto nel caso qualcuno li stesse osservando.
    Ma lui non voleva che le cose finissero così, non sarebbe stato giusto per la sua amica. Si alzò di scatto e le afferrò una mano di forza..
    - No, col cavolo che te ne vai adesso! E' naturale che tu non riesca a concentrarti per l'esame, e di certo la colpa non è mia...non solo almeno. E non dirmi che le mie sono balle, perchè ho visto come sono tristi i tuoi occhi. - le disse con tono sempre più basso e tagliente.
    Le lasciò una mano e proseguì dicendo, con un tono di voce raddolcito..
    - Tu sei in gamba, appena ti verrà l'ispirazione butterai giù tutto per l'esame in modo impeccabile. Ma finchè non avrai il cuore in pace non potrai pensare seriamente al tuo esame. -
    Avrebbe voluto abbracciarla, ma pensando di risultare troppo invadente le mise un braccio attorno alle spalle e, per alleggerire la tensione, le disse..
    - Il mio appuntamento può aspettare....tanto la ragazza a cui devo dare ripetizioni non è ancora arrivata....aaaaah, sapessi com'è carina e dolce e gentile e premurosa e buffa e a volte un po' tontolona, ma così.......oh insomma, possibile che non mi voglia dire cos'è successo con Mori? Non dirmi che ti ha scaricato perchè non ci credo. -
    La strinse ancor di più a sé per farle il solletico, ma ad un certo punto ebbe l'impressione di essere osservato. Si girò quindi di scatto, ma non vide nulla, perciò tornò da Aya.
    - Ris-pon-di-mi-A-ya-chan!! - le disse giocando con le sua guance.

    Morinozuka Takashi
    Sorrise notando l'imbarazzo della kohai, ma prima ancora che potesse dirle qualcosa si era già allontanata...per poi tornare immediatamente e chiedergli notizie di Sano.
    I due ragazzi ormai frequentavano università differenti e le uniche occasioni per vedersi erano gli incontri con l'Host Club. Mori non partecipava all'Host Club da un mese e mezzo, fatta eccezione per un evento a cui aveva preso parte la settimana precedente in cui, non a caso, aveva ricevuto più clienti di sempre.
    - Non lo vedo dall'ultimo evento del club, mi dispiace. - le rispose gentile, per poi aggiungere premuroso.
    - Se ti fa piacere resta pure qui, il sole fuori potrebbe farti venire mal di testa. -
    Stava per dirle qualcosa, quando i suoi occhi caddero fuori dalla vetrata, nel giardino.
    Una ragazza sembrava stesse per baciare un compagno, ma poi gli aveva dato un pugno e...era Sayaka. E a farle compagnia c'era il suo kohai.
    - Ah. - esclamò facendo la sua solita espressione tonnesca, indicando la coppia là fuori.
    Sembrava che i due stessero litigando, che la sua ragazza volesse andarsene, ma Sano sembrava parecchio insistente.
    Non lo poteva sopportare.
    Prima che Natsumi potesse dire e fare nulla le mise una mano davanti alla bocca e, a gesti, le fece capire di restare in silenzio e seguirlo.
    Era da troppo tempo che non vedeva la sua ragazza, giornate in cui nessuno dei due si era fatto sentire. Lui però un motivo ce l'aveva purtroppo, ma lei?
    Un brutto pensiero cominciò a martellargli nella testa.
    -"...no, non può essere."-
    ...tuttavia, vedere Sano così vicino ad Aya lo infastidiva, e non poco. Stavano per uscire dall'aula, quando Mori mise prepotentemente una mano sopra la testa di Natsumi per spingerla giù. Entrambi così si abbassarono, il ragazzo ebbe modo di controllare con la coda dell'occhio se fossero stati scoperti.
    Pericolo scampato.
    Si avvicinò ad un orecchio di Natsumi e, con voce ferma, le domandò in un bisbiglio..
    - Kiyosawa-san, lei è impegnata con Honjo, non è così? -
    Sentendo la sua risposta replicò ancor più convinto..
    - Seguimi, ma stai attenta. -
    Il piano era il seguente: raggiungere il muretto alto circa 70cm che limitava il giardino, in modo da controllare meglio la situazione e poter intervenire nel momento più opportuno.
    Gli sembrava che quei due fossero troppo vicini, troppo intimi.
    Possibile che in tutto quel tempo in cui non si era sentito con Aya i suoi sentimenti fossero cambiati?
    C'era solo un modo per scoprirlo.
     
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  11. Shin?
     
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    Sayaka Minami
    Irritante, era l'unico modo per definirlo.
    Scostò in malomodo il braccio dalla spalla, per poi restare a fissarlo in cagnesco, zitta, lasciandolo fare l'amico apprensivo quando non doveva.
    Alla fine, gli colpì le mani con uno schiaffo, e imbracciò la borsa.
    - L'unico mio errore qui è stato quello di non tirarti un pugno in faccia...il mio cuore è in pace grazie, la mia vita và a gonfie vele apparte l'università che non mi lascia un'attimo di respiro, mia zia che pretende io sia presente all'azienda in ogni momento libero e a complicare le cose ora ci pensa un' idiota che non mi lascia pensare ad un'esame sulla quale stò lavorando da una settimana senza venirne a capo! Con Mori...con lui va tutto bene, non potrei chiedere di meglio - e qui la sua espressioe cambiò, addolcendosi di molto, ma se ne accorse subito e rimediò alla svelta, ritornando al tono irato di prima- ... ma in ogni caso non sono affari tuoi! - ed incrociò le braccia, oramai non lo sopportava più.
    - Ora, se non ti dispiace, posso andarmene a studiare in santa pace o devo smuovere il Mt. Fuji per riuscire a farti entrare in quella testa marcia che non ho alcun problema sentimentale?
    E vedendo la sua espressione poco convinta, concluse acida -Sei sicuro che non sia già arrivata? Magari se ne è andata, non vedendoti. Vai a cercarla che è meglio - e si allontanò diretta verso un tavolo libero, posizionato vicino al carretto dell'area ristoro esterna.
    - Speriamo si sia arreso, non lo reggerò ulteriormente! - mormorò mentre avanza a passi svelti sull'erba, mentre le sue narici venivano inebriate dall'odore del caffè appena tostato.
    - Un bel caffè, ecco cosa ci vuole. Almeno distendo i nervi...spero - pensò lasciandosi andare ad un sospiro nervoso.


    Natsumi Kiyosawa
    Lo ringraziò bofochiando, al club non aveva mai avuto modo di parlare da sola con lui e si sentiva un pò in imbarazzo.
    Lo vidoe poi bloccarsi, quasi irrigidirsi, indicando qualcuno nel prato, così si voltò e dopo aver aguzzato la vista, individuò il suo amato senpai, in compagnia di una ragazza che le sembrava famigliare ma di cui proprio non ricordava il nome.
    - Sano-senpai! - urlò di rimando, indicandolo come meglio potè con le due lattine ancora in mano, cosa che le portò un'occhiataccia da parte dei due che giocavano a scacchi, facendola diventare ancora più piccola dalla vergogna.
    Seguì Morinozuka senza fiatare, anche se a voce bassa bisbigliava in un continuo canticchiare - Nin nin nininin ninja! Ninjajaja, ninin! - persa nei suoi pensieri, fino a quando il giovane non la fece sobbalzare chiedendole se lei e Sano stavano assieme.
    - Morinozuka senpai, come hai fatto a saperlo! Uah! Aspetta'spettaspetta, sei un'indovino?! Ti prego dimmi quando faranno i prossimi sconti allo Sweet Maru! Voglio poter comprare una torta per tutta la famiglia! - esclamò tutto d'un fiato, come al solito aveva frainteso tutto completamente.
    Continuò a fissarlo, fino a quando non osservò la ragazza andarsene.
    Notò che il ragazzo le sembrava piuttosto strano, aveva un'espressione dura che non gli aveva mai visto in volto, e quindi nella sua ingenuità fece una domanda alquanto semplice - ....Morinozuka senpai, tu e quella ragazza state assieme? e fissando i passi leggeri della giovane donna, si alzò in piedi, e corse a nascondersi dietro un'albero per seguirla.
    Peccato che il suo modo di nascondersi fosse totalmente sbagliato.
     
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  12. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    Il ragazzo rimase interdetto dalle lapidarie parole dell'amica.
    Forse, ma non ne era certo, anzi, probabilmente la sua era solo fantasia, ma forse l'aveva fatta un po' arrabbiare.
    - A-Aya-chan...- provò a dirle docile, ma quella aveva già girato i tacchi e, più furiosa che mai, se ne stava andando, lasciandolo pietrificato.
    Ma lui non era un ragazzo qualsiasi, bensì un aspirante host, ormai matricola universitaria, fidanzato con una bella donna. Di certo non poteva permettersi di fare una così umiliante figura, essere "scaricato" da una ragazza platealmente.
    -"Eh no, ora mi sente, ha finito di fare la bulla quella lì."- pensò buttando nuovamente a terra lo zaino.
    Con i pugni serrati cominciò ad urlarle...
    - Minami-saaaan!! E' inutile che fuggi dai tuoi sentimenti e fai la dura, lo so che in fondo sei cotta di tusaichi e che hai anche un debole per.....eh? -
    Mentre stava sfogando tutto il suo...narcisismo? vide spuntare dal nulla qualcuno che conosceva molto bene.
    - Na...na...-
    Non riusciva a credere a quel che stava vedendo: la sua ragazza che, con passi decisamente poco felpati, si dirigeva verso Aya, per poi...
    -"Quello è un nascondiglio?"- pensò facendo un sorrisetto indispettito vedendola "nascosta" dietro un albero solitario.
    Il ragazzo cominciò a ragionare su cosa stesse potendo accadere: magari Natsumi stava passando di lì, aveva percepito che Aya lo stava trattando male e adesso voleva tenderle un'imboscata.
    -"No, non può essere, non lo farebbe...o sì?"-
    Cominciò ad agitarsi all'idea di dover separare due donne in un combattimento, così corse subito verso Natsumi urlando..
    - NO! Non farlo, io amo solo te!!!! -
    Non si era reso conto che nel mentre la sua ragazza era già stata scoperta e che, anche questa volta, aveva contribuito a rendersi ancor più ridicolo. Per "fermare" Natsumi infatti l'aveva presa fra le braccia e, giratosi, aveva iniziato a farfugliare un...
    - Nacchan, non devi pensare che io nutri qualcosa per quell'arpia...volevo solo consolarla, dato che ha probabilmente ha rotto con il suo ragazzo, capisci? -
    Le stampò un bacio sulla fronte, poi, rivolgendosi all'amica, aggiunse con un tono di voce più normale..
    - Ringraziami un altro giorno......comunque scusa per prima, forse sono stato un po' rude.....ma dimmi, ti piace ancora Morinozuka, non è così? -
    Fissò la ragazza con sguardo fiero. Quella sarebbe stata l'ultima domanda che le avrebbe posto, nel caso l'amica le avesse confermato tutto. Altrimenti, seppur a malincuore, avrebbe chiesto a Natsumi di rimandare il loro appuntamento.
    Era troppo buono per abbandonare un'amica in difficoltà.

    Morinozuka Takashi
    Non riusciva a comprendere il significato delle parole di quella kohai. Ma ancor di più non capiva il motivo della sua richiesta. Era troppo sbigottito per poterle rispondere.
    Tornò invece a fissare Aya, allontanatasi di fretta da Sano. Non ebbe tuttavia il tempo di rasserenarsi per quel decisivo allontanamento che Sano urlò le parole che mai avrebbe voluto sentire.
    Si irrigidì di colpo.
    Allora era vero, Sano nutriva qualcosa per lei, e non sembrava solo amicizia.
    Senza accorgersene provocò una piccola crepa nel muretto con il suo pugno, ma ecco che la situazione stava notevolmente peggiorando.
    Poteva dire addio al suo piano.
    Si stava pentendo di aver ignorato la curiosità di Natsumi, che improvvisamente era scattata in piedi per raggiungere un albero.
    -"Che....cosa...fa?"- pensò fissandola atterrito, per poi chinarsi a terra, psicologicamente distrutto.
    Non doveva sottovalutare quella ragazza apparentemente così dolce e svampita, avrebbe dovuto tenerla maggiormente sotto controllo.
    Per colpa sua e della sua disattenzione il suo piano era miseramente fallito. Natsumi sarebbe stata scoperta e, se era la ragazza di cui si stava facendo l'idea, probabilmente avrebbe rivelato a Sayaka la sua presenza, per poi raccontarle chissà cosa.
    Sentendosi nominare tornò all'erta, spostando ancora lo sguardo verso Sano ed Aya, ignorando le espressioni di Natsumi, rivolta verso lui.
    Si sentì il cuore in gola sentendo quella domanda.
    Forse tutto non era perduto, forse il suo piano si stava rivelando più breve e diretto del previsto.
     
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  13. Shin?
     
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    Sayaka Minami
    Mentre si allontanava, l'amico, che ancora non aveva intenzione di arrendersi, tanto che si mise a gridarle a dietro frasi assurde che, dalla sorpresa, quasi non la fecero inciampare.
    - Ma che diamine stai blaterando, stupido? - rispose di rimando, per poi vederlo assumere espressioni strane guardando qualcosa dietro le sue spalle.
    Così, girandosi, si accorse che qualcuno -e non qualcosa- la stava osservando nella maniera più assurda possibile.
    La fissò con un'espressione alquanto sorpresa, e dopo vari tentativi mentali la riconobbe come una kohai che probabilmente aveva qualche interesse verso Sano, visto che quando erano alle superiori lo sceglieva sempre, anche se era solo un'apprendista.
    - Che sia lei? - si domandò, e vedendo l'intensità con la quale la fissava, iniziando a sentirsi a disagio provò a parlarle - Va tutto bene? - domandò ma venne interrotta platealmente da Sano che, urlando i suoi sentimenti al vento, si era lanciato sulla ragazzina per recuperare alla sua gaffe.
    Restò un'attimo a guardarli, per quanto erano assurdamente sintonizzati male, fino a quando non si sentì dare dell'arpia.
    A quel punto, girò i tacchi piantandoli lì da soli, fino a quando, alla domanda di Sano, non potè fare a meno di sorridere fermandosi e voltandosi a guardarli con un'espressione seria.
    Sospirò, e grattandosi la testa bofochiò - Non dovresti nemmeno farmela una domanda del genere, dopo 3 anni di superiori in classe assieme...è ovvio che mi piace. - e alla fine sorrise ai due.
    - Soddisfatto? Ora se permetti, vado a studiare in santa pace. - e dopo averli salutati con un'inchino, andò a occupare un tavolino poco distante.

    Natsumi Kiyosawa
    La ragazza si stava muovendo in fretta, e lei non la perdeva di vista.
    Quando sentì il ragazzo urlare che la poverina aveva problemi di cuore, decise che l'avrebbe fermata, ma proprio in quell'istante, mentre fissava gongolante il suo amato senpai ritenendolo un vero principe, venne scoperta da entrambi.
    - .....co-copertura saltata! nininininin! - esclamò agitandosi, mentre la giovane con aria proccupata le chiese se andava tutto bene.
    Ma non fece a tempo a risponderle che si trovò stretta tra le braccia di Honjo, che le aveva urlato i suoi sentimenti e ora si stava giustificando senza motivo
    - Sano-senpai....sei davero una persona meravigliosa, preoccuparti così tanto per gli altri! Ora sono ancora più innamorata di te - mormorò abbracciandolo, per poi ascoltare la conversazione tra i due.
    Restò imbambolata a fissarla, per poi restare rapita dalla tranquillità con cui aveva ammesso i suoi sentimenti, come aveva fatto prima Sano.
    -Whaaa, il mondo degli adulti è meraviglioso, sono così sinceri, che belli che belli che belli! - pensò gongolando nuovamente, e quando la vide allontanarsi, si ricordò che con lei doveva esserci Morinozuka-senpai.
    - Ah! L'ho perso! Eppure era dietro di me... - esclamò staccandosi dal fidanzato e, con una mano sopra gli occhi a mò di visiera, si mise a guardare in giro alla ricerca di Mori.
    - Sano-senpai, temo che Morinozuka-senpai sia stato rapito dagli alieni, non c'è più! - esclamò seria, guardandolo preoccupata iniziando a sentirsi in colpa.
     
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  14. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    - Che cosa? Mori-sensei è qui?? - domandò eccitato alla ragazza.
    Sorrise vedendola così immersa nella sua perlustrazione: era molto carina e tenera. Imitò anche lui il suo gesto, muovendosi all'unisono con Natsumi e, dopo poco, vide una figura alzarsi da un muretto.
    - Oh! Mori-sensei!!! - esclamò riconoscendolo
    Non era cambiato minimamente dall'ultima volta che si erano visti, anche se forse i suoi occhi erano maggiormente cerchiati di scuro. Prese Natsumi per mano e, sorridente, iniziò a parlargli, più orgoglioso che mai..
    - E' da tanto che non ci si vede!! Forse vi siete già conosciuti, ma....lei è Natsumi Kiyosawa, la mia ragazza!! Sai, frequentava l'Host Club, ma forse non te lo ricordi perchè era una MIA cliente! Nacchan, ti ricordi di lui, nè? - le chiese tutto sorridente.
    L'amico, come suo solito, rispose a monosillabi, ma non per questo Sano troncò subito la discussione.
    - Mi ha chiesto se potevo darle due dritte per i prossimi esami, e così eccomi qui! Tu piuttosto: come stai? Sei venuto a studiare con Sayaka? E' qui anche lei, anzi, è andata da quei tavolini e... -
    In quel momento uno strano presentimento, la percezione di una paura generata da uno sguardo duro ed insistente lo spinse a chiudere la bocca, l'aria sembrava essersi fatta più pesante.
    - ...a-ah sì?? Beh, ma io cercavo solo di aiutarvi....hey ma, dimmi un po': state insieme, vero? -
    Non ne capì il motivo, ma l'host, anzichè rispondergli, impugnò con forza il manico della propria cartella, provocando un rumore improvviso che lo fece indietreggiare, spaventato. Il freddo si era fatto più persistente, il sudore aveva iniziato a sgorgargli dalla fronte. Non aveva mai visto quello sguardo, era certo che Mori non fosse capace di assumere un'espressione simile.
    Quei pochi secondi che trascorsero gli parvero un'eternità, dopodichè l'host si allontanò, salutando esclusivamente la sua ragazza. Avrebbe voluto richiamarlo, ma temeva la sua reazione.
    - C-Chissà che gli è preso...ma l'hai visto?? Ho detto qualcosa di male? - domandò rattristato a Natsumi.

    Morinozuka Takashi
    Le parole di Sayaka gli risuonarono più volte nella mente.
    Lei era ancora innamorata di lui, nonostante non si vedessero e sentissero da molto, troppo tempo.
    Non riuscì a trattenere un sorriso sentendola chiudere la conversazione con Sano in modo così brusco.
    -"E' sempre la solita"- pensò mentre l'osservava dirigersi non molto lontano.
    Sentendo le parole di Natsumi e dell'aspirante host decise che era giunto il momento di uscire dal proprio nascondiglio. Nascose volutamente il sorriso compiaciuto per fare spazio ad uno sguardo serio, arrabbiato: non gli era piaciuta la sua insistenza nei confronti di Aya, l'aveva molestata un po' troppo.
    Ecco quindi perchè, dopo aver salutato con un cenno la ragazza, fulminò con lo sguardo il ragazzo, per poi rispondergli con un secco..
    - So tutto. -
    Quel ragazzo gli aveva fatto venire brutte fantasie prima, colpa sua aveva temuto che la sua Aya fosse persa per sempre. Ecco quindi perchè, per intimorirlo, strinse in modo esagerato la sua cartella in pelle, provocando un rumore fastidioso.
    Vederlo indietreggiare fu per lui una piacevole rivendicazione.
    Salutò nuovamente con un inchino la ragazza, per poi dirigersi verso Aya, immersa nella lettura di un voluminoso libro.
    Sorrise dolcemente rivedendola: era molto carina ed elegante, e il modo in cui aveva raccolto i capelli gli fece rompere qualche capillare facciale. Non appena lei alzò lo sguardo si chinò prontamente e la baciò, come fosse il loro primo bacio....ed effettivamente lo era, giacché non si vedevano da molto. Quando poi si staccarono per riprendere aria l'accarezzò e, con tono gentile, le disse un semplice..
    - Ciao. -
    Si sentiva in paradiso ed ebbe la sensazione di essersi separato da lei soltanto dal pomeriggio prima.
     
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  15. Shin?
     
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    Sayaka Minami
    Finalmente libera dallo scocciatore seriale, ordinò al cameriere un caffè doppio e risistemò i libri davanti a lei.
    -Ero così comoda sotto quell'albero, però anche qui non si stà male...finchè non torna. Se torna racconterò a quella povera creatura che lo adora tante di quelle cose imbarazzanti sul suo conto che si ritroverà single! - pensò irritata, mentre stracciava la faccina che Sano aveva disegnato a tradimento.
    Aprì i campionari e decise di spostare la sua attenzione sui colori pastello, facendo una ricerca incrociata con le carte da parati e le stoffe corrispondenti.
    Iniziò a temere che forse aveva fatto il passo più lungo della gamba, come poteva venirne a capo in una selezione cosi vasta?
    - Ha ragione la zia strega, alcune volte mi sopravvaluto...dovrei stare più concentrata invece di comportarmi come un piccolo genio... - ed esasperata, si portò le mani a massaggiarsi il collo, mentre il cameriere le poggiava davanti la sua ordinazione.
    Gli sorrise debolmente, per poi stiracchiarsi e sospirando lascò cadere le braccia con un tonfo sul voluminoso libro dei parati aperto mentre girava una pagna arcigna.
    Sentì dei passi alle sue spalle, e alzò lo sguardo oramai rassegnata al dover menare le mani.
    - ok, l'hai voluto tu... - e si voltò a guardare il volto del ragazzo, sperando capisse a cosa andava incontro...e non trovò Sano Honjo, ma Takashi Morinozuka, che prontamente la baciò.
    Inutile dirlo, che arrossì un poco, gli sorrise dolcemente per quanto al momento l'unica cosa che trapelava dal suo viso era lo sconforto dall'essere ad un punto morto e avere poco tempo a disposizione.
    - Il destino è proprio crudele, trovarti qui mentre son in piena crisi non fà affatto bene al mio orgoglio, sai? - e prese la tazza di caffè con una mano, mentre con l'altra andava a stringere quella del ragazzo, dopo avergli fatto segno di accomodarsi al tavolo con lei se voleva.
    - Quando finiscono questi maledetti esami andiamo in vacanza, ti và? Solo tu ed i- - ma la sua frase venne bloccata da una testa che stava fissando il suo blocco dei disegni ammirata, uccidendo l'attimo di pace tra loro due...E Takashi aveva sicuramente sentito i nervi di Sayaka scoppiare.
    Con una vena che le pulsava sulla fronte, lasciò la tazza di caffè e mise una mano sulla spalla della giovane, per poi dirle - Non ti hanno insegnato a non disturbare gli adulti? Questo comportamento è degno di quello stupido di Sano, ti stà infulenzando male per caso? - e fece un sorriso di circostanza, che, di sicuro, non presagiva niente di buono.
    Sorriso di circostanza che venne spiazzato dal candore della kohai, tanto che non riuscì ad arrabbiarsi iù di tanto con lei, e non appena quel buono-a-nulla di Sano li raggiunse, lei lo pietrificò con uno sguardo sornione.
    - Siam sicuri che quest'anima candida sia al sicuro con un maniaco pervertito come te? Non le avrai già messo le mani addosso, spero. - e sorseggò finalmente il suo caffè, con nonchalance.

    Natsumi Kiyosawa
    - Si sarà ingelosito, forse? - domandò candidamente Natsumi, fissando curiosa Mori che raggiungeva la ragazza.
    Li fissò per tutto il tempo, ignorando Sano -senza cattiveria- ma c'era qualcosa che doveva assolutamente scoprire, che voleva vedere.
    Tanto che senza preavviso lo mollò lì da solo a parlare per correre dalla coppia, e quasi si buttò sul tavolo per riuscire a vedere l'obbiettivo.
    - whaaaaaaa, che bei disegni!! li hai fatti tu? Ma sei bravissima oltre che bellissima, sei proprio una persona magnifica - esclamò spensierata e ammirata, lei non sapeva disegnare nemmeno una carota.
    La reazione della bella ragazzza la spaventò un poco, accorgendosi di aver fatto un danno - midispiacemidispiace, è solo che volevo sapere se era tutto apposto, se sano-senpai è preoccupato per te sono preoccupata anchio! - bofochiò dispiaciuta per poi domandare imbarazzata - ecco...da-davvero il mio comportamento è degno del senpai? questo significa che siamo simili? kyaaah, che cosa carinaaa! - e si coprì il volto imbarazzata, per poi calmarsi e sorridere ai due.
    Appena Sano la raggiunse gli si buttò addosso.
    - sano-senpai, sano-senpai, hai visto che brava che è la senpai? io non sò nemmeno disegnare una carota! - e rimase a fissarli imbambolata senza sentire cosa dicessero, dato che Sano le aveva messo le mani sulle orecchie ed era visibilmente imbarazzato.
    - Com'è carino quando arrossisce - pensò e si mise a ridacchiare.

    Edited by Shin? - 13/6/2015, 15:48
     
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