A stack of books on a Friday afternoon. //

Sano Honjo/Sayaka Minami/Morinozuka Takashi/Natsumi Kiyosawa.

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  1. Marty =)
     
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    Sano Honjo
    Il ragazzo rimase interdetto dalle lapidarie parole dell'amica.
    Forse, ma non ne era certo, anzi, probabilmente la sua era solo fantasia, ma forse l'aveva fatta un po' arrabbiare.
    - A-Aya-chan...- provò a dirle docile, ma quella aveva già girato i tacchi e, più furiosa che mai, se ne stava andando, lasciandolo pietrificato.
    Ma lui non era un ragazzo qualsiasi, bensì un aspirante host, ormai matricola universitaria, fidanzato con una bella donna. Di certo non poteva permettersi di fare una così umiliante figura, essere "scaricato" da una ragazza platealmente.
    -"Eh no, ora mi sente, ha finito di fare la bulla quella lì."- pensò buttando nuovamente a terra lo zaino.
    Con i pugni serrati cominciò ad urlarle...
    - Minami-saaaan!! E' inutile che fuggi dai tuoi sentimenti e fai la dura, lo so che in fondo sei cotta di tusaichi e che hai anche un debole per.....eh? -
    Mentre stava sfogando tutto il suo...narcisismo? vide spuntare dal nulla qualcuno che conosceva molto bene.
    - Na...na...-
    Non riusciva a credere a quel che stava vedendo: la sua ragazza che, con passi decisamente poco felpati, si dirigeva verso Aya, per poi...
    -"Quello è un nascondiglio?"- pensò facendo un sorrisetto indispettito vedendola "nascosta" dietro un albero solitario.
    Il ragazzo cominciò a ragionare su cosa stesse potendo accadere: magari Natsumi stava passando di lì, aveva percepito che Aya lo stava trattando male e adesso voleva tenderle un'imboscata.
    -"No, non può essere, non lo farebbe...o sì?"-
    Cominciò ad agitarsi all'idea di dover separare due donne in un combattimento, così corse subito verso Natsumi urlando..
    - NO! Non farlo, io amo solo te!!!! -
    Non si era reso conto che nel mentre la sua ragazza era già stata scoperta e che, anche questa volta, aveva contribuito a rendersi ancor più ridicolo. Per "fermare" Natsumi infatti l'aveva presa fra le braccia e, giratosi, aveva iniziato a farfugliare un...
    - Nacchan, non devi pensare che io nutri qualcosa per quell'arpia...volevo solo consolarla, dato che ha probabilmente ha rotto con il suo ragazzo, capisci? -
    Le stampò un bacio sulla fronte, poi, rivolgendosi all'amica, aggiunse con un tono di voce più normale..
    - Ringraziami un altro giorno......comunque scusa per prima, forse sono stato un po' rude.....ma dimmi, ti piace ancora Morinozuka, non è così? -
    Fissò la ragazza con sguardo fiero. Quella sarebbe stata l'ultima domanda che le avrebbe posto, nel caso l'amica le avesse confermato tutto. Altrimenti, seppur a malincuore, avrebbe chiesto a Natsumi di rimandare il loro appuntamento.
    Era troppo buono per abbandonare un'amica in difficoltà.

    Morinozuka Takashi
    Non riusciva a comprendere il significato delle parole di quella kohai. Ma ancor di più non capiva il motivo della sua richiesta. Era troppo sbigottito per poterle rispondere.
    Tornò invece a fissare Aya, allontanatasi di fretta da Sano. Non ebbe tuttavia il tempo di rasserenarsi per quel decisivo allontanamento che Sano urlò le parole che mai avrebbe voluto sentire.
    Si irrigidì di colpo.
    Allora era vero, Sano nutriva qualcosa per lei, e non sembrava solo amicizia.
    Senza accorgersene provocò una piccola crepa nel muretto con il suo pugno, ma ecco che la situazione stava notevolmente peggiorando.
    Poteva dire addio al suo piano.
    Si stava pentendo di aver ignorato la curiosità di Natsumi, che improvvisamente era scattata in piedi per raggiungere un albero.
    -"Che....cosa...fa?"- pensò fissandola atterrito, per poi chinarsi a terra, psicologicamente distrutto.
    Non doveva sottovalutare quella ragazza apparentemente così dolce e svampita, avrebbe dovuto tenerla maggiormente sotto controllo.
    Per colpa sua e della sua disattenzione il suo piano era miseramente fallito. Natsumi sarebbe stata scoperta e, se era la ragazza di cui si stava facendo l'idea, probabilmente avrebbe rivelato a Sayaka la sua presenza, per poi raccontarle chissà cosa.
    Sentendosi nominare tornò all'erta, spostando ancora lo sguardo verso Sano ed Aya, ignorando le espressioni di Natsumi, rivolta verso lui.
    Si sentì il cuore in gola sentendo quella domanda.
    Forse tutto non era perduto, forse il suo piano si stava rivelando più breve e diretto del previsto.
     
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21 replies since 26/4/2014, 19:50   228 views
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