A stack of books on a Friday afternoon. //

Sano Honjo/Sayaka Minami/Morinozuka Takashi/Natsumi Kiyosawa.

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  1. Shin?
     
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    Sayaka Minami
    Finalmente libera dallo scocciatore seriale, ordinò al cameriere un caffè doppio e risistemò i libri davanti a lei.
    -Ero così comoda sotto quell'albero, però anche qui non si stà male...finchè non torna. Se torna racconterò a quella povera creatura che lo adora tante di quelle cose imbarazzanti sul suo conto che si ritroverà single! - pensò irritata, mentre stracciava la faccina che Sano aveva disegnato a tradimento.
    Aprì i campionari e decise di spostare la sua attenzione sui colori pastello, facendo una ricerca incrociata con le carte da parati e le stoffe corrispondenti.
    Iniziò a temere che forse aveva fatto il passo più lungo della gamba, come poteva venirne a capo in una selezione cosi vasta?
    - Ha ragione la zia strega, alcune volte mi sopravvaluto...dovrei stare più concentrata invece di comportarmi come un piccolo genio... - ed esasperata, si portò le mani a massaggiarsi il collo, mentre il cameriere le poggiava davanti la sua ordinazione.
    Gli sorrise debolmente, per poi stiracchiarsi e sospirando lascò cadere le braccia con un tonfo sul voluminoso libro dei parati aperto mentre girava una pagna arcigna.
    Sentì dei passi alle sue spalle, e alzò lo sguardo oramai rassegnata al dover menare le mani.
    - ok, l'hai voluto tu... - e si voltò a guardare il volto del ragazzo, sperando capisse a cosa andava incontro...e non trovò Sano Honjo, ma Takashi Morinozuka, che prontamente la baciò.
    Inutile dirlo, che arrossì un poco, gli sorrise dolcemente per quanto al momento l'unica cosa che trapelava dal suo viso era lo sconforto dall'essere ad un punto morto e avere poco tempo a disposizione.
    - Il destino è proprio crudele, trovarti qui mentre son in piena crisi non fà affatto bene al mio orgoglio, sai? - e prese la tazza di caffè con una mano, mentre con l'altra andava a stringere quella del ragazzo, dopo avergli fatto segno di accomodarsi al tavolo con lei se voleva.
    - Quando finiscono questi maledetti esami andiamo in vacanza, ti và? Solo tu ed i- - ma la sua frase venne bloccata da una testa che stava fissando il suo blocco dei disegni ammirata, uccidendo l'attimo di pace tra loro due...E Takashi aveva sicuramente sentito i nervi di Sayaka scoppiare.
    Con una vena che le pulsava sulla fronte, lasciò la tazza di caffè e mise una mano sulla spalla della giovane, per poi dirle - Non ti hanno insegnato a non disturbare gli adulti? Questo comportamento è degno di quello stupido di Sano, ti stà infulenzando male per caso? - e fece un sorriso di circostanza, che, di sicuro, non presagiva niente di buono.
    Sorriso di circostanza che venne spiazzato dal candore della kohai, tanto che non riuscì ad arrabbiarsi iù di tanto con lei, e non appena quel buono-a-nulla di Sano li raggiunse, lei lo pietrificò con uno sguardo sornione.
    - Siam sicuri che quest'anima candida sia al sicuro con un maniaco pervertito come te? Non le avrai già messo le mani addosso, spero. - e sorseggò finalmente il suo caffè, con nonchalance.

    Natsumi Kiyosawa
    - Si sarà ingelosito, forse? - domandò candidamente Natsumi, fissando curiosa Mori che raggiungeva la ragazza.
    Li fissò per tutto il tempo, ignorando Sano -senza cattiveria- ma c'era qualcosa che doveva assolutamente scoprire, che voleva vedere.
    Tanto che senza preavviso lo mollò lì da solo a parlare per correre dalla coppia, e quasi si buttò sul tavolo per riuscire a vedere l'obbiettivo.
    - whaaaaaaa, che bei disegni!! li hai fatti tu? Ma sei bravissima oltre che bellissima, sei proprio una persona magnifica - esclamò spensierata e ammirata, lei non sapeva disegnare nemmeno una carota.
    La reazione della bella ragazzza la spaventò un poco, accorgendosi di aver fatto un danno - midispiacemidispiace, è solo che volevo sapere se era tutto apposto, se sano-senpai è preoccupato per te sono preoccupata anchio! - bofochiò dispiaciuta per poi domandare imbarazzata - ecco...da-davvero il mio comportamento è degno del senpai? questo significa che siamo simili? kyaaah, che cosa carinaaa! - e si coprì il volto imbarazzata, per poi calmarsi e sorridere ai due.
    Appena Sano la raggiunse gli si buttò addosso.
    - sano-senpai, sano-senpai, hai visto che brava che è la senpai? io non sò nemmeno disegnare una carota! - e rimase a fissarli imbambolata senza sentire cosa dicessero, dato che Sano le aveva messo le mani sulle orecchie ed era visibilmente imbarazzato.
    - Com'è carino quando arrossisce - pensò e si mise a ridacchiare.

    Edited by Shin? - 13/6/2015, 15:48
     
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21 replies since 26/4/2014, 19:50   228 views
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